Monteforte – Lettera aperta di Renzulli ai cittadini

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Monteforte – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dall’ing. Antonio Renzulli candidato a sindaco alle amministrative del 2006 ai cittadini: “La politica negli ultimi decenni e’ stata senza memoria, e in certi posti e’ piu’ vero che altrove, soprattutto in una provincia come la nostra dove alcuni personaggi sono in grado di riciclarsi attraverso generazioni, dove partiti come le margherita sono in grado di attrarre intelligenze eminenti di sinistra e dove persone eminentemente conservatrici si sono trovate insieme a persone falsamente di sinistra in quel grande scatolone che e’ il Partito Democratico, che ha un nome nuovo ma che nei metodi ricorda la vecchia democrazia cristiana e il vecchio partito socialista di Craxi; e non per nulla da quando il partito si e’ costituito in irpinia si e’ parlato piu’ di nomine che degli interessi dei cittadini. Come se queste nomine decise dai partiti, queste spartizioni di potere non siano qualcosa di cui vergognarsi, degne solo di una repubblica delle banane. Ma se e’ vero che la politica e’ senza memoria, e’ vero anche che in alcuni casi si supera il limite della decenza, come sta accadendo a Monteforte; faccio subito una premessa: e’ possibile che alle prossime elezioni Carullo sia ancora eletto sindaco; che Del Mastro prenda 614 voti invece di 613, che i vari e le varie De Sapio, Bruno, Della Bella, e gli altri personaggi che si stanno esercitando a fare inutili commenti su una pietosa situazione di cui sono stati essi stessi causa prendano qualche voto in piu’ rispetto alle elezioni di maggio 2007; e pero’ francamente e’ intollerabile ascoltare certe dichiarazioni a soli 5 mesi da una campagna elettorale in cui Uniti si presentava come la panacea di ogni male di monteforte; e pero’ i cittadini si rendano conto che negli ultimi 5 mesi sono stati nelle mani della peggiore amministrazione che Monteforte ricordi. E vedete, quello che piu’ produce sdegno, e’ questo falso stupore con cui si sta concludendo la vicenda di Uniti per Monteforte, quando invece si tratta semlicemente di una tragedia annunciata. Quante volte abbiamo detto che piu’ che Uniti sembravano Divisi per Monteforte? Quante volte abbiamo detto che in quella coalizione c’era qualcosa dell’umorismo pirandelliano? Quante volte abbiamo detto che cio’ che li caratterizzava rispetto al Castello era l’incompetenza politica? In quanti comizi abbiamo detto che non avremmo affidato loro nemmeno la gestione di un condominio? Quante volte abbiamo detto che era strana una coalizione dove nello stesso calderone c’era Rifondazione Comunista e pezzi della Margherita, i DS e la Democrazia Cristiana di Rotondi? Quante volte abbiamo ricordato che quella coalizione era fondata sulle persone e sui rancori personali invece che sulla politica con la P maiuscola? Quante volte abbiamo detto che certi personaggi non hanno saputo fare la minoranza? Il fatto che non abbiano saputo essere maggioranza e’ solo una logica conseguenza. Se la situazione di Uniti era cosi’ palese allora la domanda e’ una sola: gli artefici e i componenti di quella lista si sono resi conto o no che Uniti per Monteforte era un Castello costruito sulla sabbia? Nel primo caso si tratta di persone in malafede che non hanno perseguito gli interessi dei cittadini; nel secondo di persone che non hanno le giuste capacita’ e competenze per stare in politica e per presentarsi di nuovo agli elettori. Sarebbe facile dire noi di Alternativa l’avevamo detto, ma non e’ questo l’approccio che voglio tenere, bensi’ essere costruttivo e proporre alle forze autenticamente di sinistra di Monteforte di unirsi al progetto di Alternativa per Monteforte. Anche perche’ sembra che qualcuno a sinistra (Benvenuta Sinistra Democratica), dopo aver portato acqua a una lotta interna alla margherita appoggiando Uniti per Monteforte durante le ultime elezioni montefortesi, concordi finalmente nell’ammettere quello che piu’ volte lo scorso maggio Alternativa per Monteforte ha ripetuto: che la sinistra ha il dovere di partecipare ad elezioni come quelle di Monteforte da protagonista. Ma nonostante l’approccio costruttivo e’ giusto ricordare che chi ha responsabilita’ in quello che e’ successo, se le deve prendere. Perche’ non ci si puo’ divertire a fare i politici sulle spalle della gente: chi coprira’ i costi di nuove elezioni che si sarebbero potute evitare? Chi coprira’ i costi dell’inefficienza e dell’inefficacia della peggiore amministrazione comunale che Monteforte ricordi? Mi vengono in mente le gioiose richieste di dimissioni da parte di uno degli artefici (cosi’ si professava) della coalizione di Divisi per Monteforte rivolte al Segretario cittadino dei Comunisti Italiani, all’indomani delle elezioni: ebbene, nel progetto e nella scelta di Alternativa per Monteforte c’era e c’e’ quella lungimiranza che dovrebbe caratterizzare tutti i politici seri (e infatti la fiducia a Giovanni Sarubbi e a tutti il gruppo dirigente del partito a Monteforte venne confermata all’indomani del comunque disastroso esito del voto); lungimiranza contrapposta alla vista corta e alla miopia che sono stati alla base di Divisi per Monteforte. E democrazia, sia chiaro a tutti, non significa che con i voti tutti i peccati sono lavati. Forse qualcuno potra’ pensare che queste parole siano piene di soddisfazione: e invece sono le parole deluse di un cittadino tradito e quelle sdegnate di un politico che interpreta la politica come un mezzo per dare ai cittadini, e non come uno strumento per togliere loro”.

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