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Montefalcione, denunciate due persone per truffa in concorso

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Continua incessante l’attività dell’Arma per impedire la consumazione di truffe in genere. Dopo l’azione di contrasto eseguita a seguito dell’iniziativa del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino “DIFENDITI DALLE TRUFFE”, la Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano  ha nell’ultimo trimestre proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria un finto postino autore di truffe ai danni di anziani, una promotrice di una nota ditta straniera di elettrodomestici con metodo di vendita a domicilio che stipulava falsi contratti d’acquisto nei confronti delle ignare vittime e ben dodici soggetti responsabili di truffe on-line.

E proprio per quest’ultima tipologia di reato, i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, a seguito di segnalazione da parte di un cittadino che aveva intuito di essere potenziale vittima di truffa in atto nei suoi confronti, iniziavano immediatamente un’altra attività investigativa riuscendo, in tempi brevi, ad individuare e deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, due abili truffatori, già gravati da numerosi precedenti per analoga fattispecie di reato.

In particolare, a seguito di accurate indagini eseguite dai Carabinieri della Stazione di Montefalcione, sono stati deferiti in stato di libertà due soggetti della provincia di Bari, un 52enne e un 44enne, entrambi disoccupati, per il reato di truffa in concorso: gli stessi, dopo aver venduto ad una acquirente della provincia di Avellino una costosa consolle per videogiochi tramite un noto sito dedicato alle vendite online, riscossa la somma pattuita, di fatto non inviavano l’oggetto acquistato e si rendevano irreperibili.

Nel corso delle indagini espletate dai militari dell’Arma, sono emerse svariate truffe messe a segno dagli stessi malfattori e perpetrate sempre a mezzo internet, ai danni di altre persone residenti in diverse regioni d’Italia, ingannati dal prezzo oltremodo conveniente dell’oggetto.

La collaborazione della persona offesa è stata fondamentale per l’identificazione dei responsabili e l’attività d’informazione dell’Arma ha consentito di evitare che i soggetti portassero a compimento ulteriori truffe.

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