Montaguto – C’è preoccupazione per le sorti della Valle del Cervaro e soprattutto per il Comune di Montaguto. Da otto mesi dalla frana, infatti, lo stato di emergenza non sembrerebbe rientrare e rischierebbe di creare ulteriori disagi. Procede a rilento l’individuazione degli interventi da realizzare per il contenimento del dissesto idrogeologico in atto. A peggiorare la situazione i cumuli di materiale rimosso dal piede della frana e stoccato nelle vicinanze del torrente Cervaro. “Non si comprende come sia stato possibile autorizzare le operazioni di stoccaggio che potrebbero generare altre situazioni di emergenza come l’ostruzione di ponti esistenti lungo il percorso del Cervaro o di tratti di pianura con il rischio concreto di consequenziali esondazioni”. Interviene così il consigliere di opposizione di Montaguto Marcello Zecchino. “E’ assurdo dover constatare che l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che contempla l’individualizzazione di un apposito sito di stoccaggio per il materiale argilloso, sia stata disattesa”. Ed ancora. Zecchino chiede che venga utilizzata località Ischia, nel Comune di Savignano, per lo smaltimento della massa di detriti. “Le autorità competenti devono prendere provvedimenti per scongiurare l’ennesimo disastro ambientale”.
Redazione Irpinia
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