Montaguto – Fondi e poteri speciali, De Biase chiama il Governo

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E’ passata in second’ordine nel Consiglio dei Ministri, a causa del nodo-Fitto, la vicenda della frana di Montaguto che dal 10 marzo ha spezzato i collegamenti tra la Campania e la Puglia.
Pur privo di poteri straordinari il commissario Mario De Biase sta andando avanti, mettendo al lavoro tutto il personale disponibile, raccattandolo persino da un altro ufficio cui è stato preposto (commissariato per le bonifiche campane) pur di fare in fretta e farsi trovare pronti quando avrà tutti i poteri per gestire al meglio la situazione.

Insomma, nessuna schiarita all’orizzonte; tutto è rimasto fermo ai sopralluoghi effettuati, alle verifiche del fronte della frana (lungo 3,5 chilometri), all’individuazione di due dei tre siti di stoccaggio del terreno di risulta.
“Aspettiamo che ci diano i finanziamenti per procedere. Ci sono stati promessi 38 milioni di euro di fondi Fas, dovrà veicolarceli il Cipe – ha affermato De Biase riferendosi a una delle due ordinanze redatte da Bertolaso per il Governo – Si tratta di attraversare questi 30-35 giorni che mancano perché la Giunta Caldoro entri nel pieno delle sue responsabilità. Ieri il governo ha esaminato due ordinanze della Protezione civile tese proprio a superare il problema dello stallo economico. Mi dicono che sono state firmate, però prima di martedì non credo che succederà nulla. Noi però andiamo avanti lo stesso – puntualizza il disaster manager – stiamo facendo quello che è possibile fare in queste condizioni. Abbiamo definito anche il progetto per contenere la frana di Montaguto, i lavori devono assolutamente partire entro giugno”.

In ogni caso qualche punto fermo da allora è stato messo: “La ferrovia verrà ricollocata esattamente nel posto in cui era prima, ci siamo resi conto che deviarne il percorso non avrebbe senso – continua – Per ripristinare i binari bisogna però prima mettere in sicurezza la montagna, asciugare i laghetti collinari che sono affiorati, effettuare insomma opere di contenimento che richiedono tempo e soldi”.

Mercoledì prossimo le Ferrovie diventeranno soggetto attuatore del commissario delegato, e porteranno sulla frana una ditta che comincerà a intervenire concretamente.

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