‘Monnezza’ e corruzione in Campania: coinvolto il figlio di De Luca

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Un’inchiesta giornalistica di Fanpage e, al momento, solo la punta dell’iceberg venuta alla luce.

Monnezza, politica e promesse di tangenti filmate di nascosto al centro dello scandalo che ha coinvolto un indagato eccellente (nelle prossime ore potrebbero uscire altri nomi) come l’assessore di Salerno Roberto De Luca, figlio del Governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca,

“La Procura di Napoli – scrive il Fatto Quotidiano – ipotizza a vario titolo i reati di corruzione, corruzione aggravata dal metodo camorristico e traffico illecito di rifiuti: coinvolto Roberto De Luca, filmato di nascosto a Salerno da Fanpage.it, testata diventata famosa nel 2016 per aver sollevato il caso delle monetine regalate ai seggi delle primarie Pd di Napoli, mentre un finto imprenditore discute con lui di un appalto sullo smaltimento delle ecoballe e poi, con il suo commercialista, l’imprenditore concorda una “quota” che secondo le fonti sarebbe del 15%.”

L’indagine giornalistica fa luce sulla gestione della Sma Campania, e in particolare di un appalto di smaltimento fanghi.

Per quasi sei mesi, il direttore di Fanpage.it Francesco Piccinini, il videoreporter Sacha Biazzo e l’ex boss pentito di camorra Nunzio Perrella, l’uomo che 25 anni fa consegnò al pm Franco Roberti alcuni segreti del clan e dei loro business sui rifiuti, hanno vestito i panni degli ‘agenti provocatori’. Si sono camuffati da imprenditori del settore (Piccinini ha finto un accento settentrionale) e si sono infiltrati negli uffici di Sma e altrove, a fare proposte indecenti. Con le telecamerine nascoste, i tre avrebbero raccolto e filmato ovunque, non solo a Napoli, la disponibilità ad ottenere appalti e lavori in cambio di tangenti. Sia in ambienti politici che mafiosi. Secondo quanto rivelato da Fanpage.it che nella giornata di oggi dovrebbe iniziare a pubblicare i video, sarebbero entrati in contatto anche con “camorristi che chiedevano 30.000 euro per ogni camion di rifiuti da smaltire”.

Agenti della squadra mobile e dello Sco hanno perquisito la scorsa notte l’abitazione e lo studio professionale di De Luca junior. I magistrati indagano su un video realizzato dalla testata giornalistica Fanpage in  cui De Luca discute con un soggetto presentatosi come un imprenditore che si proponeva per un appalto di smaltimento delle ecoballe. De Luca junior è indagato per corruzione. Nelle stesse ore gli agenti dello Sco e della squadra mobile hanno eseguito anche altre perquisizioni.

Le indagini sono coordinate dal procuratore Giovanni Melillo con il procuratore Giuseppe Borrelli e i pm Ilaria Sasso del Verme, Sergio Amato, Celeste Carrano, Henry John Woodcock e Ivana Fulco.

Fanpage.it scrive: “Ci sono altri politici coinvolti, quasi tutti candidati in vari schieramenti”. E la Procura starebbe per scoprire altre carte.