Money Gate, la vigilia dell’Avellino tra ansia e colpi di scena

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Claudio De Vito – Avellino, Catanzaro ed una combine che balla tra i due club secondo le pesanti accuse della Procura Federale. Ci risiamo. Il club biancoverde di nuovo a processo a distanza di qualche mese, ma questa volta non si tratta di calcioscommesse. Rispetto al precedente processo sportivo però l’addebito è più pesante, perché la società di Walter Taccone dovrà rispondere di presunto illecito sportivo con addebito di responsabilità diretta e oggettiva in base al deferimento legato all’inchiesta Money Gate.

Secondo l’accusa infatti il patron biancoverde ed il direttore sportivo Vincenzo De Vito avrebbero alterato (con l’ex patron del Catanzaro Giuseppe Cosentino, l’ex ds dei calabresi Armando Ortoli e l’ex attaccante Andrea Russotto) il risultato della gara con i giallorossi del 5 maggio 2013, concordando un pareggio che nei fatti non si concretizzò per la concomitante vittoria dell’inseguitrice Perugia contro il Prato. Di qui la necessità per l’Avellino di espugnare il “Ceravolo” per conquistare la promozione di Serie B. Illecito tentato ma non consumato secondo il capo della Procura Federale Giuseppe Pecoraro.

A processo calcioscommesse di marzo, la responsabilità diretta decadde già in prima battuta con l’Avellino che fu condannato per la responsabilità oggettiva ascritta alla condotta di alcuni suoi ex calciatori coinvolti nella vicenda calcioscommesse. Ora la storia è ben diversa nel castello accusatorio della Procura Federale che al Tribunale Federale Nazionale domani chiederà senza troppi convenevoli l’esclusione dal campionato di Avellino e Catanzaro sulla base della codicistica sportiva. La sentenza di primo grado è attesa martedì o al massimo mercoledì. A gennaio, prima dell’inizio del girone di ritorno di B e C, l’appello.

I colpi di scena sono però dietro l’angolo nel dibattimento di domani (si va in aula alle 10) in via Campania 47 a Roma. Dal certosino lavoro portato avanti dalle due difese, guidate dagli avvocati Eduardo Chiacchio (Avellino) e Sabrina Rondinelli (Catanzaro), potrebbero infatti emergere cavilli procedurali (sull’irricevibilità degli atti di deferimento) finalizzati all’annullamento del processo sportivo. Accadde già al processo calcioscommesse, nell’ambito del quale Eduardo Chiacchio propose ad oltranza un’eccezione preliminare sulla perentorietà dei termini che comportò la fissazione di un’udienza-bis un mese dopo quella inaugurale del 3 marzo.

Ora i tempi sono certamente più ristretti in virtù dell’adozione della procedura d’urgenza e i legali di parte non svelano ovviamente le proprie mosse nella partita a scacchi con l’accusa. La partita si giocherà in aula senza esclusione di colpi, compresi quelli di scena. La Procura Federale chiederà la mano pesante al tribunale di primo grado, che entro tre giorni dovrà valutare o meno l’emanazione del verdetto afflittivo. Le difese continuano a coltivare un certo ottimismo alla luce degli scarsi elementi probatori in mano all’accusa. Sarà un venerdì da vivere con il fiato sospeso.

Domani a partire dalle 10, Irpinianews seguirà live l’udienza con aggiornamenti in tempo reale dal Tribunale Federale Nazionale. A seguire, le reazioni a caldo dei protagonisti del processo sportivo.