Dal processo sportivo archiviato positivamente al rischio di quello penale. E’ passato quasi un anno dal proscioglimento al secondo grado sportivo dell’Avellino Calcio, di Walter Taccone e di Vincenzo De Vito. Ma l’incubo Money Gate torna.
Gli allora patron e direttore sportivo, difesi dall’avvocato Innocenzo Massaro, si ritrovano ora ad affrontare l’iter della magistratura ordinaria che il prossimo 20 settembre valuterà se celebrare o meno il processo per il presunto tentativo di combine relativo alla partita Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013.
Il sostituto procuratore Anna Chiara Reale ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per loro e per Giuseppe Cosentino (ex presidente giallorosso), Armando Ortoli (ex diesse dei calabresi) e Andrea Russotto (ex attaccante). Tutti con l’accusa di frode sportiva.