Manca poco più di un mese al momento della verità. Sarà gioia o follia, storia o fallimento. Dopo il tracollo di quasi 5 anni fa con la Svezia, sbagliare ancora avrebbe il sapore della tragedia sportiva. Il trauma del 2017 sembra non essere stato ancora superato, nonostante nel mezzo ci sia stata addirittura la vittoria dell’Europeo. Un successo che sembrava poter compensare la delusione della mancata spedizione in Russia, invece dopo oltre 1.500 giorni ci ritroviamo a punto e a capo. L’Italia deve giocarsi nuovamente la qualificazione al Mondiale attraverso la formula del dentro o fuori.
Rispetto a 4 anni fa, i playoff hanno cambiato solo leggermente il format. Se prima si doveva affrontare due volte lo stesso avversario in gare di andata e ritorno, stavolta si dovrà lottare contro due avversarie di fila, come se si partisse da una semifinale. Gli azzurri sono stati sorteggiati con la modesta Macedonia, ma in caso di passaggio del turno dovrebbero vedersela con la vincente tra Portogallo e Turchia. Il pericolo numero 1 porta chiaramente il nome di Cristiano Ronaldo: quello in Qatar potrebbe essere il suo ultimo Mondiale ed è evidente che il pluri-Pallone d’oro farà di tutto per esserci. La selezione lusitana ha vinto l’Europeo nel 2016 e ha dimostrato di poter dire la sua anche contro le nazionali più importanti sulla scena. L’Italia è avvertita.
Mancini ha più di qualche grattacapo in questo momento. Federico Chiesa, indubbiamente uno degli elementi più performanti, ha riportato la rottura del legamento crociato un mese fa e tornerà a Coverciano solo in autunno. Anche per questo motivo il ct non ha voluto lasciare nulla al caso e in occasione degli ultimi stage non si è fatto problemi a richiamare giocatori come Mario Balotelli, che potrebbero rappresentare soluzioni o alternative valide per il reparto offensivo. Il titolare nel ruolo di centravanti rimane Immobile, ma non è un mistero che il bomber della Lazio fatichi enormemente in Nazionale.
Mancherà anche Spinazzola, forse il migliore degli azzurri all’Europeo, interrotto ai quarti di finale contro il Belgio. Il terzino non si è ancora ripreso del tutto dopo l’infortunio al tendine d’Achille e senza di lui l’Italia non godrà purtroppo della stessa spinta. Aumentano dunque le responsabilità dei vari Insigne e Berardi: quest’ultimo dovrebbe ritrovarsi a sorpresa titolare sia contro la Macedonia sia nell’eventuale finale degli spareggi. A centrocampo, invece, confermato il solito trio Barella-Jorginho-Verratti, ma se ci sarà da tirare un rigore allora riappariranno gli spettri delle qualificazioni: l’italo-brasiliano ha sbagliato le ultime tre esecuzioni dal dischetto, a partire dalla finalissima contro l’Inghilterra a Wembley.
Che possa essere proprio Balotelli a rivelarsi la chiave che aprirà le porte dell’Italia ai Mondiali? La Macedonia, peraltro priva di Pandev, non costituisce uno scoglio insormontabile, ma contro il Portogallo ci sarebbe da battagliare. Gli azzurri non battono questo avversario dal lontano 2008 e nelle ultime uscite non sono riusciti ad avere ragione della Svizzera nell’arco di due incontri, per non parlare della prestazione scialba offerta in Irlanda del Nord. Ad oggi, pronosticare l’esito dei prossimi playoff risulta impresa ardua. Gli esperti di pronostici, coloro che seguono statistiche, analizzano risultati, osservano tutti i tipi di quote per le scommesse su partite live tendono a descrivere una situazione di equilibrio nel gruppo dell’Italia, con il Portogallo leggermente favorito sugli Azzurri: i campioni d’Europa in carica si sono un po’ smarriti. Sulla carta i ragazzi di Mancini hanno tutte le capacità per volare in Qatar.