La Melegatti, storica azienda simbolo del pandoro, era ferma da mesi a causa della crisi. Nonostante i dipendenti fossero senza stipendio dallo scorso agosto, l’azienda veronese ha riacceso i forni ed anche quest’anno riuscirà a sfornare i dolci tipici del Natale.
Una sorta di “miracolo”, con un record di un milione e mezzo di pandori venduti, reso possibile grazie alle campagne social e alla mobilitazione nei supermercati, dopo che l’azienda aveva subito l’incubo della chiusura ad ottobre scorso. “La risposta dei clienti è stata ottima: questo è un prodotto fantastico, dal marchio fortissimo” dice Luca Quagini, nuovo direttore generale di Melegatti.
L’avvio della procedura di concordato presso il tribunale di Verona, a novembre, ha riacceso una speranza. Poi l’arrivo del pool di investitori, con un investimento da 6 milioni di euro per la campagna di Natale.
Secondo quanto riporta il Corriere Veneto, ci sarebbero pronti altri 10 milioni per la campagna di Pasqua. Anche se la cassa integrazione sembra essere dietro l’angolo, dopo l’incontro tra sindacati ed azienda.
Intanto il 20 novembre è stato sfornato il primo pandoro della “nuova era” nello storico stabilimento di San Giovanni Lupatoto, che ha dato il via alla ripresa di Natale.
Il destino della Melegatti è ancora tutto da vedere, ma almeno per questo Natale l’azienda è salva.