Mirabella – Errate le previsioni, De Benedetto comunque si è dimesso…

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Mirabella Eclano – “E’ giusto smorzare ogni tono di polemica perché non esiste alcuna rottura all’interno del gruppo di maggioranza. Il confronto e il dialogo non è mai mancato. Da un equivoco sorto con il consigliere Massimo De Benedetto, non può nascere una crisi. Necessitiamo, è vero, di un chiarimento politico, ma non è appropriato parlare di fratture”. E’ stata questa l’ultima dichiarazione rilasciata dal sindaco Vincenzo Sirignano non più di una settimana fa. Insomma, un modo diplomatico per mettere tutto a tacere. Un intervento, il suo, che minimizzava l’infuocata questione amministrativa di Mirabella Eclano. Ma a quanto pare il tempo, e soprattutto le prese di posizione, non gli hanno dato alcuna ragione smentendo a chiare lettere le parole di un sindaco che si è ritrovato a fare i conti con la lettera di dimissioni del consigliere Massimo De Benedetto e con le dimissioni di Nino Schena e Antonio Di Placido, membri del Comitato consultivo di recente costituzione. Senza mezzi termini De Benedetto ha spiegato, tramite una lettera, i perché della drastica scelta. “Le motivazioni sono esclusivamente di natura politico-amministrativa. Non ho condiviso i metodi e i meriti di una reiterata azione che di fatto ha tradito gli impegni politici, sociali e culturali assunti dalla lista ‘Patto per Mirabella’. Ma soprattutto è stato disatteso l’impegno a garanzia dell’imparzialità e della trasparenza amministrativa attraverso la pratica dei metodi clientelari che hanno offeso la sensibilità e l’intelligenza dei cittadini”. Dunque, a nulla sembra esser servito il dossier che l’amministrazione eclanese ha distribuito alla popolazione. Un piccolo volume rilegato attraverso cui, basandosi sulle incrollabili regole dell’imparzialità e della trasparenza, il team Sirignano ha voluto mostrare all’opinione pubblica tutte le opere compiute nell’arco di un anno. Ma a quanto pare l’ironica conclusione “…scusateci se l’elenco delle azioni è così lungo… ma questo è il frutto del nostro operato”, sembra aver disatteso le speranze del gruppo consiliare. O piuttosto il gesto del consigliere Massimo De Benedetto sembra aver sollevato un certo scetticismo nel tanto decantato principio di trasparenza. (di Manuela Di Pietro)

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