Mirabella, caccia al cinghiale a ridosso del centro abitato

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Si sono spinti fino al parcheggio Multipiano i protagonisti della caccia al cinghiale di questa mattina a Mirabella Eclano.

Tanti cittadini residenti in via Municipio li hanno visti, ripresi e purtroppo anche sentiti perchè oltre ai colpi dei loro fucili erano nitidamente udibili le loro bestemmie. Ad un residente sarebbe arrivato anche un “pallettone” sul balcone.

Il cinghiale alla fine è stato ammazzato proprio al di sotto per parcheggio Multipiano ma nel frattempo della situazione sono stati interessati i Carabinieri della locale compagnia ed il Sindaco.

«Non si può cacciare vicino al centro abitato» ha detto Giancarlo Ruggiero, subito attivatosi per parlare direttamente con i caposquadra del gruppo di cacciatori; «li ho invitati al rispetto delle regole e quindi a tenersi almeno a 150 metri dalle abitazioni e di spalle, diversamente saremo costretti a prendere iniziative in merito.

Il nostro territorio periferico, specie nelle aree boschive – ha aggiunto il Sindaco –  è inserito nell’area di caccia al cinghiale. L’aumento esponenziale della specie causa danni a cose, persone, animali domestici e può, inoltre, causare sinistri stradali, pertanto è necessario agire al fine di decrementare la quantità di esemplari di detta specie.
In zona ci sono due ACS così chiamate, una gestita prevalentemente da cacciatori di Mirabella e un’altra da cacciatori di Fontanarosa e Mirabella.
Quelli di stamattina erano comunque cacciatori professionisti; li ho richiamati all’attenta e corretta condotta di caccia. Il fatto che l’animale abbattuto resti momentaneamente nel luogo dove è stato ucciso fa parte delle regole di caccia. A fine battuta, più cacciatori passano a recuperare gli animali cacciati e così è stato anche oggi».

I Carabinieri sono immediatamente intervenuti trovando alcuni cacciatori ancora sul posto. Hanno quindi proceduto ai dovuti controlli.

La battuta di caccia, probabilmente, è partita a sud di Mirabella, al confine con Sant’ Angelo all’Esca dove c’è un’area autorizzata alla caccia e nel braccare il cinghiale si è arrivati troppo a ridosso del centro abitato.

È vero che Mirabella così come tutti gli altri comuni irpini ha il problema di un sovraffollamento di cinghiali, solo martedì scorso un automobilista se ne è trovato uno davanti, sulla Provinciale, investendolo e rischiando di uscire fuori strada con l’auto, ma non è certo questo il modo di risolvere il problema, con battute di caccia fin sotto le case.

Indignati gli animalisti del luogo non solo per l’episodio di oggi: «Ogni anno, tra settembre e novembre – afferma Paola Guarino – raccolgo cani Setter abbandonati dai cacciatori. Li utilizzano per le loro battute e quando non gli servono più li abbandonano, spesso in pessime condizione e naturalmente senza microchip».
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