SERINO- I giudici della IV Sezione della Corte di Appello di Napoli hanno confermato la condanna in primo grado a quattro anni di reclusione nei confronti di un trentasettenne extracomunitario condannato per atti sessuali e adescamento di due minori.
I magistrati di secondo grado hanno confermato il verdetto del Gup del Tribunale di Napoli Luca Battineri nei confronti di G.F., il senegalese difeso dal penalista Nicola D’Archi. Il processo era stato celebrato con rito abbreviato davanti al Gup del Tribunale di Napoli dove al termine della sua requisitoria, il pm Giulia D’Alessandro aveva invocato una condanna a sette anni di reclusione.
Si erano costituite in giudizio anche le tre parti offese, rappresentate dagli avvocati Pelosi, Ingino, Maffettone e Ricciardelli. Il sostituto della Procura Distrettuale di Napoli che ha coordinato le indagini dei Carabinieri del Norm di Solofra, aveva chiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Napoli Maria Gabriella Iagulli il decreto di giudizio immediato nei confronti del senegalese, in carcere dal 28 maggio scorso. La difesa, rappresentata dal penalista Nicola D’Archi, ha optato per il rito abbreviato. Alla fine è arrivata la condanna solo per il primo capo di imputazione, confermata ora anche dal verdetto di secondo grado.
LE ACCUSE
Le indagini dei militari agli ordini del capitano Gianfranco Iannelli, coadiuvati anche dal personale del Ris di Roma, erano scattate subito dopo la denuncia da parte di una delle mamme delle presunte vittime, ai Carabinieri della stazione di Serino.
Il 28 maggio 2022 il trentasettenne, allontanatosi dall’Irpinia, era stato catturato al Nord dai militari dell’Arma. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, anche dalle dichiarazioni acquisite in sede di incidente probatorio dalle vittime, tutti minori di undici anni, lo stesso avrebbe tentato di attirare tra aprile e maggio 2022 con lusinghe e promesse di soldi due minori via internet.
Mentre un altro minore sarebbe stato con lui e sarebbe rimasto vittima di atti sessuali. Da qui le contestazioni avanzate dalla Procura di Napoli di adescamento di minori e di atti sessuali con minore. Una storia che aveva sconvolto la comunità della Valle del Sabato, venuta fuori grazie alle veloci indagini dei militari dell’Arma e alla coraggiosa denuncia di una delle mamme.