Avellino – L’esecutivo della Cgil, riunitosi ieri per valutare la situazione di crisi che sta colpendo la provincia di Avellino, in particolare nel settore dell’industria ha ritenuto opportuno valutare anche le modalità e i significati che assume l’incontro programmato ad Avellino per il 2 febbraio prossimo, quando saranno presenti i Ministri dell’esecutivo Berlusconi. L’appuntamento, di concerto con le altre sigle sindacali, ha rappresentato l’occasione per valutare “il rischio – si legge nella nota inoltrata – che la manifestazione del 2 febbraio si potesse tradurre esclusivamente in una passerella dei ministri, in vista delle prossime scadenze elettorali”.
“E’ singolare che nel manifesto ufficiale dell’iniziativa, sia stato dato spazio a tutti i rappresentanti, fuorché a quelli del mondo del lavoro – afferma il segretario generale Cgil Avellino, Vincenzo Petruzziello – si potrebbe tranquillamente modificare il titolo del manifesto e dire che ‘Il Governo incontra se stesso’. E’ chiaro il carattere autocelebrativo e di propaganda dell’iniziativa del 2 febbraio, sulla quale la Cgil aveva già espresso i propri dubbi e l’incertezza sulla partecipazione. E’ singolare il fatto che dopo le convocazioni da parte del Prefetto di Avellino, per definire le modalità di intervento dei rappresentanti dei sindacati, quest’ultimi vengano estromessi, come conferma anche il manifesto ufficiale dell’iniziativa. Con Cisl e Uil – aggiunge Petruzziello – si è convenuto comunque di portare a conoscenza dell’opinione pubblica le proposte del sindacato che avremmo voluto proporre ai rappresentanti di Governo e lo faremo nei giorni della prossima settimana, attraverso l’organizzazione di una conferenza stampa congiunta, anche perché riteniamo più utile informare i ministri del Governo Berlusconi delle proposte del sindacato in tal modo, piuttosto che facendo da stuolo alla passerella dei politici, il prossimo 2 febbraio. Non vediamo, tra gli illustri ospiti iscritti all’evento, personaggi che con cognizione di causa ed autorevolezza potranno esporre – conclude – quanto avrebbero potuto dire i sindacati, in un momento di fattiva collaborazione”. La prossima settimana, in tal senso, la Cgil, la Cisl e la Uil metteranno inoltre in atto una serie di iniziative per spiegare, dal loro punto di vista, quali siano le priorità per il rilancio dell’Irpinia, per la salvaguardia dei salari e del lavoro.
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