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Ministero della Salute: trend in diminuzione per vaccini morbillo, parotite, rosolia

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Un tema molto attuale relativo alla salute dei bambini è quello che riguarda i vaccini. Ci sono correnti di pensiero a favore, altre contro. Ma di sicuro per il Ministero della Salute è sempre un trend da tenere sotto osservazione. E’ così che, dopo aver pubblicato le coperture per vaccino Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) somministrato entro i 24 mesi (ovvero la prima dose), per la prima volta rende note anche le coperture per vaccino MPR somministrato a 5-6 anni di età (seconda dose).

I dati, pubblicati di recente, riguardano il periodo 2013-2014. Essi dimostrano che, con una media nazionale di molto inferiore rispetto agli obiettivi prefissati, l’Italia non ha raggiunto la copertura vaccinale contro il MPR che si era invece auspicata.

Gli obiettivi non sono stati raggiunti in nessuna delle regioni italiane, dunque conta poco la differenza territoriale nell’ottenimento del risultato prefissato dal “Piano Nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015” (PNEMoRc) che era stato stabilito del 95%.

Tale Piano è stato predisposto sia al fine di scongiurare che si potessero verificare nuove epidemie di morbillo, dopo quella che, tra il 2002 e il 2003, ha causato oltre 40.000 casi, centinaia di ricoveri ospedalieri, decine di casi complicati e otto decessi in soggetti di età infantile e adolescenziale, sia come risposta concreta alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Le statistiche del 2013 vedono invece la media nazionale fermarsi a circa 90,3% per la prima dose e a poco più dell’83,5% per la seconda. E nel 2014, ancora, la media nazionale per la prima dose è stata inferiore all’87% e non ha raggiunto l’83% per la seconda.

Per raggiungere gli obiettivi, il calendario vaccinale in vigore in Italia prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione MPR, mediante somministrazione di due dosi: la prima a 15 mesi, la seconda in età prescolare, come avviene in molti altri Paesi.

Alla luce di ciò, il Ministero della Salute ha evidenziato la necessità di “incrementare le coperture, anche mediante interventi mirati ad aumentare, nella popolazione, la consapevolezza dell’importanza di questa vaccinazione per la prevenzione di casi gravi e decessi e per ricostruire la fiducia dei genitori in questo vaccino, che ha un ottimo profilo di efficacia e sicurezza”.

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