Migranti, la carica dei 300: presidio davanti la Prefettura

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Oltre 300 persone riunitesi spontaneamente davanti alla Prefettura di Benevento, con un preavviso di soli due giorni, per manifestare il proprio dissenso alle pratiche anti-migranti del Ministro dell’Interno, per chiedere all’Europa una nuova visione di pace e di solidarietà tra i popoli, per difendere l’importanza della buona accoglienza dei migranti attraverso un sistema che funziona, quello degli SPRAR. La società civile di Benevento si è ieri incontrata al Corso Garibaldi, unendo anime laiche ed organizzazioni cattoliche della provincia, per schierarsi da un lato della storia: per i più deboli contro la militarizzazione del Mediterraneo.

Con l’hashtag #apriteiporti, si sono riunite 50 sigle tra comuni, associazioni, enti e cittadini che hanno formato il coordinamento Sannio Antirazzista, nato proprio con l’intento di fare Rete tra le diverse realtà provinciali. I rappresentanti dei gruppi hanno espresso la loro indignazione per la presa in ostaggio di 49 migranti sulla Sea Watch e per l’applicazione del Decreto Sicurezza. Al decreto sicurezza, il coordinamento Sannio Antirazzista oppone la Costituzione.

“La nostra carta costituzionale – ha dichiarato Pasquale Basile, uno degli animatori del coordinamento – difende i principi di inclusione, solidarietà e uguaglianza. Oggi questi valori fondamentali sono sotto attacco”.

“Le relazioni umane sono al centro dei nostri porti, siamo porti di terra – ha aggiunto Angelo Moretti, Consorzio “Sale della Terra” ed altra anima di Sannio Antirazzista- Ogni volta che vorranno chiudere un porto, ogni volta che vorranno calpestare i diritti umani delle persone, incontriamoci in questa piazza per manifestare.”

La manifestazione si è conclusa con l’adesione dei tanti cittadini presenti al coordinamento Sannio Antirazzista

 

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