Addio a Michele Lettieri, progettò il Central Park di Bolzano

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La città di Bolzano piange l’ingegnere Michele Lettieri, il “papà” dei Prati del Talvera.

Il professionista è deceduto questa mattina all’età di 92 anni.

Nato a Solofra in provincia di Avellino nel 1924 Lettieri si trasferì a Bolzano nei primi anni Trenta per raggiungere il padre che faceva il sarto tagliatore presso l’Unione Militare.

Dopo essersi diplomato in Alto Adige e laureato a Napoli torna in città per fare l’insegnante e nel 1970 è la chiave di un’iniziativa che regalerà alla città il suo gioiello verde: le Passeggiate del Talvera.

Convincendo e unendo le forze degli studenti, dei militari, degli uffici statali e dell’amministrazione cittadina Misha (come veniva chiamato da tutti) avviò il progetto di risistemazione del letto e del greto del torrente.

Un lavoro continuato dall’ufficio bacini montani della Provincia negli anni fino alla conformazione che hanno oggi. Artefici dell’opera, allora, furono i militari del 2º Reggimento Genio del IV Corpo d’Armata Alpino e gli studenti della IV B geometri dell’Istituto Delai. Era il 26 ottobre 1970 quando i genieri entrarono nel greto del Talvera con due vecchi apripista per dare inizio all’operazione.

Da poco Lettieri aveva pubblicato un’autobiografia edita da Raetia intitolata “Un torrente di ricordi. Racconti conviviali della vecchia Bolzano”. Si tratta di un racconto corale, generazionale, che ha come protagonista la città nelle sue metamorfosi dagli anni Trenta fino ai nostri giorni: dai giochi nelle “grenz” di ragazzini alle adunate dei Balilla, dalla guerra alla ricostruzione, dal periodo goliardico all’avvio del progetto dei Prati. (a.c.)