Metropolitana leggera, continuano le polemiche sui pali. Scempio anche a Piazza d’Armi

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Ancora polemiche sull’installazione dei pali di sostegno per la futura metropolitana leggera che attraverserà la città di Avellino.

Dopo le “sorprese” a cui sono andati incontro i residenti del capoluogo che sfortunatamente si sono ritrovati impiantati, letteralmente davanti casa, tali sostegni – in alcuni casi, nel bel mezzo del marciapiede e persino vicinissimi ai balconi dei primi piani delle proprie abitazioni – altre segnalazioni arrivano dalla città capoluogo.

Come è evidente dalla foto, anche la centralissima piazza d’Armi si sta preparando ad un significativo “restyling” dei propri marciapiedi, e non solo, dove già fanno bella mostra di sé le buche deputate ad accogliere i pali di sostegno. L’architetto Claudio Rossano segnala che “la posa dei pali in acciaio che dovranno sostenere i fili elettrici della fantomatica “metropolitana leggera”, ingenererà danni enormi alla comunità avellinese, sia in termini di traffico sia per gli ulteriori esborsi che l’Amministrazione dovrà sostenere.”

“In queste ore numerosi condomini vedono all’improvviso sorgere tali pali di fronte ai loro balconi, non rispettando il decoro dei prospetti e con evidenti pericoli per l’intrusione di lestofanti. A ciò si aggiunge quanto si sta verificando nella piazza antistante il Tribunale di Avellino: l’ubicazione dei pali è tale che dovranno essere recise le chiome di molti alberi che insistono su quell’area. Sembra di essere nella città di Paperoga dove ogni opera pubblica è contrassegnata da sciatteria ed approssimazione.”

“I lavori – le cui procedure risalgono al lontano 2001 – non hanno sicuramente rispettato il cronoprogramma iniziale ed è molto probabile che al costo iniziale di 25 milioni di euro si aggiungeranno i ristori che la ditta chiederà al Comune di Avellino per le varianti al progetto originario e per i tanti periodi di blocco delle opere. E le varianti al percorso sono state cervelloticamente richieste proprio dall’Amministrazione Comunale di Avellino”, conclude Rossano.

(di Ilenia Gubitosa)

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