Messa a disposizione: 10 consigli utili per inviarla

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La domanda di messa a disposizione, ovvero l’invio della propria disponibilità alle scuole per ruoli di supplenza, è uno strumento molto utilizzato dagli aspiranti docenti per iniziare a lavorare nel mondo dell’istruzione.

Molti inviano la messa a disposizione solo poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, pensando che sia questo l’unico periodo in cui le scuole ricercano insegnanti. Non è così, la messa a disposizione può essere inviata tutto l’anno, e i motivi per farlo sono molteplici. Eccoli qui:

 

  1. Ricerca degli insegnanti di sostegno: le scuole ricercano continuamente insegnanti di sostegno, per vari motivi vi è sempre una grande carenza di questa figura, e anche se non si possiede l’abilitazione c’è la possibilità di essere contattati;
  2. Congedi parentali: gli insegnanti di ruolo possono prendere in qualsiasi momento dell’anno un congedo parentale, e assentarsi improvvisamente da scuola. Pertanto in questo periodo sono necessari supplenti che vadano a ricoprire la cattedra scoperta;
  3. Velocità e rapidità: inviare la messa a disposizione, soprattutto online, è un procedimento molto rapido e veloce. In pochi clic infatti, inserendo dati anagrafici e titoli di studio, è possibile inviare la propria candidatura a centinaia di scuole;
  4. Punteggio: ottenere una supplenza permette di acquisire, oltre all’esperienza, un punteggio valutabile ai fini dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia. In questo modo si aumenterà così anche le possibilità di venire contattati dalle graduatorie;
  5. Aumento delle possibilità lavorative: molti aspiranti insegnanti pensano che chi è iscritto in graduatoria non possa inviare la messa a disposizione. Non è così, infatti è possibile inviare anche la messa a disposizione e aumentare notevolmente le proprie possibilità di essere contattati;
  6. Cambiare lavoro o realizzare un sogno: inviare la messa a disposizione consente di muovere i primi passi nel mondo dell’insegnamento, anche per chi non ha mai insegnato prima. E’ così possibile, iniziando da una semplice supplenza, diventare con l’esperienza e la formazione un insegnante a tutti gli effetti. Maggiori saranno le qualifiche, maggiori le possibilità di riuscirci e trasformare quello che era un semplice sogno nel lavoro della vita;
  7. Mettersi alla prova: molti aspiranti docenti aspettano per anni e anni di essere chiamati dalle graduatorie, spesso inutilmente. Con la messa a disposizione c’è la possibilità di essere chiamati immediatamente, con notevole risparmio di tempo e denaro;
  8. Sfruttare il proprio titolo di studio: una laurea in biologia può essere utilizzata per insegnare matematica, una laurea in giurisprudenza può essere utilizzata per insegnare diritto, e così via. Spesso un titolo di studio utilizzato per un solo tipo di lavoro può essere sfruttato anche per l’insegnamento;
  9. Cattedre scoperte: permessi, imprevisti, malattia… un docente di ruolo può mancare per tanti motivi improvvisamente. Proprio in questi periodi le scuole hanno bisogno immediato di contattare altri docenti, e a volte le graduatorie non sono sufficienti, rendendo così molto utile lo strumento della messa a disposizione;
  10. Risparmio di tempo e risorse economiche: inviare la propria messa a disposizione online permette di non dover cercare manualmente gli indirizzi delle scuole alle quali inviare la messa a disposizione, consente di non dover compilare nulla con carta e penna, e di non avere dubbi su come impostare la domanda. Su Voglioinsegnare.it infatti bisogna solo compilare i campi con i propri dati e scegliere la provincia e l’ordine di scuola di invio.

 

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