Nuova riunione per il Patto per lo Sviluppo.
Dopo l’appello delle segreterie irpine di Cgil e Uil, è stato convocato per mercoledì 30 settembre alle ore 13,30 il tavolo in Provincia di Avellino.
Il Presidente di Palazzo Caracciolo Mimmo Gambacorta incontrerà, dunque, le parti sociali per fare il punto rispetto alle numerose vertenze della provincia, provando a ricucire i fili del discorso del Patto.
“E’ già un segnale positivo la celere risposta della Provincia all’appello di Cgil e Uil. Occorre ripartire da qui – ammette Vincenzo Petruzziello, numero uno della Cgil di Avellino – e aggiornare le questioni lasciate in sospeso da circa un anno e mezzo, quando fu firmato con la vecchia Giunta regionale il protocollo d’intesa in Provincia. Occorre riaprire il confronto con Palazzo Santa Lucia e, attraverso la deputazione regionale e nazionale irpina, valutare se ancora tutti insieme siamo concordi col fatto che alcune vertenze nella nostra provincia non sono più rinviabili”.
Ancora: “Parliamo della Piattaforma logistica in Valle Ufita, della Stazione Hirpinia dell’Alta Capacità Napoli Bari (domani è previsto un incontro presso gli uffici capitolini del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, ndr) ma anche della questione dell’ex Irisbus che è ritornata ad essere in alto mare, della Mondial Group e dell’Elital. Come Cgil rivendichiamo il mantenimento degli impegni: non occorrono più espressioni di volontà ma risposte concrete”.
Da Petruzziello arriva una stoccata alla Giunta di Stefano Caldoro: “Il precedente governo regionale – dice – ha di fatto neutralizzato il Patto. Caldoro lo ha avocato a sé, ignorando poi il tutto nell’ultimo anno e mezzo. Oggi De Luca ha preso impegni e lo ha fatto anche in campagna elettorale. Aspettiamo dunque i fatti, così come aspettiamo i fatti e le risposte anche sul dramma forestali e sulle emergenze lavorative che affliggono l’Irpinia. Ha ragione l’assessore regionale Lepore quando parla di eccellenze in Irpinia ma si deve tenere conto anche dei tanti handicap che ancora affliggono la nostra realtà. Siamo fiduciosi che si possa al più presto riaprire il dialogo”.