Ci saranno il Vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, e l’Abate di Montevergine, Padre Riccardo Guariglia. Ed i sindaci di Mercogliano che hanno amministrato il paese dal 1980 ad oggi. Invitati anche vari esponenti politici, tra cui Ciriaco De Mita e Nicola Mancino.
Torelli di Mercogliano è in festa. Esattamente cento anni fa, infatti, la parrocchia di San Nicola di Bari divenne tale. Era il 1° gennaio del 1920, quando l’Abate Giuseppe Ramiro Marcone regalò alla comunità “questa grande gioia”. La festa culminerà domani mattina, con una celebrazione che Vescovo ed Abate terranno alle 11. Una parrocchia, quella di Torelli, “tormentata” da alcuni terremoti. Quello del 1930 che arrecò numerosi danni alla chiesa e alle opere circostanti.
Con il sisma del 23 novembre 1980 la Chiesa Madre, dedicata al Patrono San Nicola di Bari crollò completamente, distruggendo la suppellettile sacra, l’altare, il presbiterio e il tabernacolo con l’Eucarestia, lasciando solo molte parti pericolanti, in seguito rimosse dai vigili del Fuoco di Avellino, perché esse costituivano un pericolo per la pubblica e privata incolumità. Stessa sorte toccò alla sagrestia con i locali annessi.
I lavori di ricostruzione sono stati abbastanza lunghi e difficili. Tra le figure che si sono prodigate, Don Giovanni Pellecchia, l’allora sindaco Alessandro Criscitiello, l’architetto Anna Petrozziello. L’evento di domani sarà anche un importante momento per ricostuire tutte le tappe che hanno consentito alla parrocchia di Torelli – retta da Don Modestino Limone – di diventare un punto di riferimento non solo per Mercogliano.