AVELLINO- Anziani soli che hanno preferito trascorrere la Pasquetta insieme ai tanti ospiti che ogni giorno trovano rifugio ed un pasto caldo alla Mensa di Via Morelli e Silvati. Il bilancio di questi due giorni di festa alla Caritas non fa emergere solo quanto sia sempre forte la povertà nel capoluogo e nel suo immediato hinterland, ma come vada sempre piu’ prendendo piede quella che può essere definita una “poverta’ affettiva”. Cosi tra i circa 100 pasti serviti alla Mensa domenica e lunedì ci sono gli ospiti “stabili”, una cifra che oscilla tra le 50 e le 70 persone, i 23 pasti che vengono consegnati a domicilio e loro, i nuovi poveri, che sono italiani e non hanno uno stato di indigenza solo economico, ma anche di relazioni sociali ed affettive. Ce lo spiega Don Fabio, che anche questa mattina era presente a coordinare le attivita’ per garantire agli ospiti il pranzo dopo le feste. “Nei due giorni di festa ci sono stati anche tanti italiani, persone anziane, persone che sono senza lavoro e soprattutto per quanto riguarda gli anziani, vivono una condizione di povertà affettiva. La maggior parte vive da sola, tutti hanno preferito trascorrere con noi il giorno di Pasquetta. Ci sono anche tante fragilità”. Ci sono gli utenti, ma ci sono per fortuna anche tanti volontari. Sono loro la spina dorsale della Caritas. “Sono delle signore splendide- spiega Don Fabio- si alternano in diversi giorni. Si anticipano sempre alle sette e mezza per la cucina. Abbiamo un minimo calendario dei pasti e restano fino alle 13:30 , anche dal punto di vista temporale si alternano in base alle necessità”. Le operatrici che mettono a disposizione la loro opera e i donatori. “Ci sono state donazioni sia Pasqua che Pasquetta, molte persone hanno consegnato conserve e cibi pasquali. Ci sono anche aziende e pasticcerie che ci offrono dolci, che noi passiamo anche a ritirare”. Ma non mancano i donatori “anonimi”. “Certo- spiega Don Fabio- qualche donatore anonimo non manca mai. Usano prevalentemente un bonus presso una struttura commerciale per prodotti alimentari. Non sono rare le telefonate che ci avvisano ad esempio: “ho lasciato 100 euro di carne”. Nel menu di Pasqua per gli ospiti, oltre ai piatti tipici e donati per lo piu’, pizze con erba e “chiena” le cuoche hanno cucinato lasagna e agnello al forno. A Pasquetta invece Pasta e fagioli, l’immancabile agnello e il prosciutto”.
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