Avellino – Il segretario generale della Cisl Irpina, Mario Melchionna interviene ancora una volta sui casi di infortuni sul lavoro in costante aumento anche in Irpinia. “Parlare di infortuni, o, peggio ancora, di morti sul lavoro rischia quasi di diventare noioso, a maggior ragione se si affronta questo argomento nel pieno delle vacanze estive. – si legge nella nota trasmessa – Eppure, su tutti luoghi di lavoro del nostro paese si continua a morire ogni giorno, quasi sempre per lo stesso motivo: la mancanza di quelle misure di sicurezza che prescrive non soltanto la legge, ma anche l’etica ed il semplice buon senso. C’è chi ha ritenuto di dover aggiungere a questo dramma quotidiano anche una doppia beffa: da un lato si è teorizzato che in realtà gli infortuni denunciati siano di gran lunga superiori a quelli realmente avvenuti; ipotesi quest’ultima del tutto assurda, se solo si considera che le stesse imprese hanno tutto l’interesse, semmai, a dichiarare meno infortuni rispetto a quanti se ne verificano; dall’altro lato, si inizia a teorizzare l’infortunio sul lavoro come una sorta di costo economico e sociale “necessario”, un accidente che si deve mettere nel conto, se si vuole che l’economia e la società “vadano avanti”. Non è affatto un caso che chi avanza queste ipotesi, vi aggiunga una campagna mediatica di denigrazione del sindacato, coinvolgendo ipocritamente i rappresentanti dei lavoratori nel pentolone delle responsabilità istituzionali relative alla sicurezza sul lavoro. Eppure, da anni il sindacato è in prima linea nella lotta per la sicurezza, soprattutto in provincia di Avellino, dove siamo quotidianamente impegnati nella difesa della dignità, sicurezza e della vita umana dei lavoratori di ogni settore produttivo. La nostra sfida per la sicurezza è innanzitutto battaglia di natura culturale: il rispetto della legge, ma prima ancora il rispetto della persona che lavora, non è un “costo”, ma la sola strada che permette ad una comunità di progredire, dal punto di vista sociale ed economico. Anche in provincia di Avellino, inoltre, è giusto dare atto del lavoro svolto a tutti coloro che condividono questi nostri sforzi, e che da anni sono impegnati in un’attività seria e costante di prevenzione e di repressione degli infortuni sul lavoro, dalle Forze dell’Ordine al personale ispettivo degli organi di vigilanza. Inoltre, è doveroso menzionare la realtà del Centro di Formazione e Sicurezza, promosso da Cgil, Cisl, Uil ed Ance, insieme con la Cassa Edile, che oramai rappresenta per migliaia di lavoratori un sicuro punto di riferimento. Il Cfs, infatti ha dimostrato nel tempo la sua credibilità nell’attuazione dei suoi compiti, permettendo al nostro territorio di compiere passi in avanti straordinari in materia di sicurezza. Sono queste le basi dalle quali può ripartire la sfida che insieme con il sindacato, i lavoratori e le imprese, deve avere come protagonisti tutti gli altri rappresentanti della società civile, per raggiungere un obiettivo accettabile: scrivere il numero zero, nell’elenco delle morti bianche”.
Redazione Irpinia
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