Melanomi: creme solari fondamentali per rallentarne l’insorgenza

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vacanze estive
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Non è una novità il valore e l’importanza rivestite dalle creme solari nel proteggere la pelle dalle esposizioni ai raggi ultravioletti. E’ infatti sempre consigliato, a partire dalla prima infanzia, l’utilizzo ragionato e costante della crema protettiva soprattutto perché negli ultimi quarant’anni il tasso di incidenza del melanoma è diffusamente cresciuto.

In particolare, una recente ricerca statunitense dell’Ohio State University Comprehensive Cancer Center-Arthur G. James Cancer Hospital e Richard J. Solove Research Institute ha evidenziato come l’applicazione di una crema solare con fattore di protezione 30 (SPF30) prima dell’esposizione ai raggi ultravioletti B (Uvb) sia in grado di ritardare l’insorgenza del melanoma.

I solari sono infatti gli alleati migliori per evitare di incorrere nelle diffuse scottature, di cui spesso si sottovaluta la portata, che rappresentano invece i maggiori fattori di rischio per l’insorgenza di un melanoma.

Lo studio rivela come l’applicazione della crema solare SPF30 riesca quanto meno a ritardare la manifestazione del melanoma, eppure, proseguendo le indagini, gli autori sono convinti di poter arrivare a mettere a punto solari più “intelligenti”, in grado di fare da scudo totale al tumore della pelle.

Gli esperti raccomandano dunque di prestare una maggiore attenzione nel proteggersi dal sole durante tutte le stagioni dell’anno. Sono, infatti, circa 1.900 (5 ogni 24 ore) le persone che decedono ogni anno in Italia a causa di melanoma, il tumore della pelle più diffuso e temuto

A questo proposito sono tante le abitudini sbagliate e i falsi miti da sfatare.

Prima di tutto quello legato al fatto che il sole “nocivo” sia soltanto quello estivo. Durante la stagione invernale, infatti, la pelle risulta anche meno allenata all’esposizione solare, di conseguenza è necessario proteggerla soprattutto se ci si trova in alta quota dove i livelli di raggi ultravioletti aumenta.

Altra diffusa credenza è che le nuvole blocchino i raggi solari: assolutamente falso in quanto fino all’80% dei raggi ultravioletti passa attraverso le nuvole e può danneggiare la pelle.

Con questo non si può assolutamente pensare di demonizzare il sole. Anzi. Una corretta esposizione contribuisce al necessario apporto di vitamina D, utilissimo all’organismo, soprattutto di bambini e donne in gravidanza.

Ciò invece che è sempre importante scongiurare è il rischio di incorrere in una scottatura o un eritema, ovvero un’infiammazione della pelle provocata da una sovraesposizione ai raggi ultravioletti. E’ in questo modo che si danneggia il dna cellulare nel tempo, favorendo così la trasformazione tumorale.

Tra i consigli sempre utili in via preventiva, oltre alla protezione tramite crema solare, quello di consumare molta frutta, verdura e liquidi, tutti alleati della pelle, e di effettuare controlli periodici dei nei non solo in casi di estrema necessità, ma come sana abitudine di vita.

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