Mazzette all’Ospedale di Salerno, il medico avellinese si difende: “Mai preso soldi”

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Si sono svolti ieri a Salerno, alla presenza del giudice per le indagini preliminari Elisabetta Boccassini, gli interrogatori di garanzia per i vari indagati nell’inchiesta su un presunto giro di mazzette all’Ospedale di Salerno.

Tra questi anche il neurochirurgo di Avellino Luciano Brigante (ai domiciliari), assistito dai legali Silverio Sica e Andrea Castaldo.

Luciano Brigante si è detto estraneo alle accuse di concussione, aggiungendo di “… non aver mai preso soldi dai pazienti” sottoposti a delicati interventi chirurgici.

Ha ribadito che nel reparto da lui diretto “… non c’erano liste d’attesa, in quanto esistono gli interventi urgenti indifferibili, urgenti prorogabili e di routine”.

I difensori del medico di Avellino hanno presentato una lista di 2000 interventi per i quali gli inquirenti “… potranno chiedere se il professionista abbia mai preso del denaro”.

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