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Mattone selvaggio, Avellino maglia nera nazionale

Un mostro, non più invisibile, di rifiuti e cemento morde la Campania: 3.725 reati ambientali, 37 arresti, 3.636 persone denunciate e arrestate e 1.202 sequestri.

Ma la nostra regione non è più leader nazionale, scavalcata da Puglia e Sicilia. In controtendenza rispetto agli altri anni, in Campania si registra un calo dei reati di circa il 21%, in particolare nella provincia di Napoli dove la riduzione è stata del 36%.

Questi sono solo alcuni dei numeri dell’edizione 2015 del rapporto Ecomafia di Legambiente, realizzato col contributo di Cobat ed edito dalla casa editrice Marotta e Cafiero.

Analizzando le tipologie di reato, Ecomafia 2015 evidenzia in Campania il calo dei reati per illegalità ambientale.

La diminuzione potrebbe dipendere dalla moltiplicazione delle emergenze ambientali e sanitarie, che ha portato all’emanazione dello stesso Decreto Terra dei Fuochi.

Ma in realtà le cifre sono sempre inquietanti e fotografano un elenco di abusi di cemento, di veleni, di territorio martoriato, di ben 86 clan che in questi anni hanno fatto e fanno affari.

La criminalità ambientale continua a trovare in Campania uno territorio d’elezione; di particolare rilievo, al riguardo, è lo sforzo investigativo compiuto in provincia di Napoli, che diventa la seconda in Italia come numero di illeciti (1647), seguita da Salerno (1090).

La Campania si conferma a livello nazionale la regione più sfregiata dal mattone selvaggio con 835 infrazioni, il 14,5% sul totale, con 1.020 persone denunciate, tre arresti e 260 sequestri.

Anche a livello provinciale la fa da padrone: la provincia di Avellino conquista la maglia nera nazionale con il più alto numero di reati (257), subito dopo ci sono Napoli (238) e Salerno (220).

Sul fronte dei rifiuti, dopo la Puglia troviamo la Campania con 896 reati, 1.070 denunce, 28 arresti (la regione con il maggior numero di arresti) e 402 sequestri.

La provincia di Napoli è seconda a livello nazionale dopo Bari con 462 reati (con un calo intorno al 14%), 604 denunce, 22 arresti e 206 sequestri.

A livello regionale seguono il Salernitano (166 infrazioni, 185 persone denunciate e 71 sequestri) e il Casertano (115 infrazioni, 125 persone denunciate, due arrestate e 77 sequestri).

Alto il numero di inchieste di traffico organizzato di rifiuti (art. 260 Dlgs 152/2006): ben 89 a partire dal 2002 con 424 ordinanze di custodia cautelare emesse e ben 160 aziende coinvolte con otto procure su scala regionale impegante nelle indagini.

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