È un giorno di profondo dolore a Sturno, dove una folla commossa si è radunata per dare l’ultimo saluto a Mattia e Roy, i due giovani tragicamente scomparsi nella notte tra sabato e domenica scorsa. In quella calda serata estiva, ogni sogno, progetto e speranza è stato brutalmente spezzato in un istante, lasciando un vuoto incolmabile.
Oggi, il silenzio e la compostezza hanno dominato un paese gremito di persone. L’aria era carica di dolore e disperazione, ma anche di riflessione e meditazione. Roy e Mattia erano ragazzi benvoluti e rispettati, descritti come “ragazzi d’oro” con un sorriso contagioso e una grande voglia di vivere.
La celebrazione dei funerali è stata presieduta dal Vescovo Mons. Pasquale Cascio, che durante la sua omelia ha cercato di offrire conforto, soprattutto ai genitori dei due ragazzi. “Non siete soli, siamo tantissimi intorno a voi e non vi lasceremo soli,” ha detto il Vescovo, esortando i giovani presenti ad amare la vita, ad amarsi e a proteggere i propri sogni. “La vita è un dono prezioso, preservatela, proteggetela.”
Il momento più toccante della cerimonia è stato la lettura di alcune lettere da parte di cugini e amici. “Vi ricorderemo sempre, ma ora voi proteggete i vostri genitori da lassù e dateci la forza di andare avanti. Vi promettiamo che vivremo anche per voi e guardando le stelle vi ritroveremo, sarete nelle piccole cose, ora però voi fate grandi cose per noi.”
L’uscita dalla chiesa è stata accompagnata dalle note commoventi di “Ovunque sarai” di Irama, con il volo di palloncini rossi e bianchi. La moto di Roy, guidata da un suo fedele amico, ha accompagnato i due ragazzi in un lungo corteo fino al cimitero della cittadina scortato dal motoclub al quale era iscritto Roy, che ha salutato i feretri con il rombo delle proprie moto, quasi a voler far arrivare il rumore fino al cielo. Tra la folla, il suono dei motori è risuonato come un eco di ricordi e fratellanza, un ultimo tributo a chi ha condiviso con loro la strada e l’avventura. Il rombo dei motori, in quel momento solenne, ha assunto un significato quasi spirituale. Il suono possente delle moto, amplificato dalla presenza della folla, sembrava voler colmare il vuoto lasciato dai compagni scomparsi. Ogni accelerazione, ogni ruggito del motore era un messaggio di amore, rispetto e memoria. Era come se Roy e gli altri membri del motoclub volessero dire addio in un linguaggio che solo loro potevano comprendere appieno, un linguaggio fatto di passione e libertà. Momenti di estrema commozione, volti distrutti dal dolore, ma anche il conforto di una comunità che si stringe in un abbraccio collettivo, generando un’onda di calore e solidarietà.
Alle 14:30 si è celebrato anche il funerale del giovane campione di pugilato, Bilal. Anche lì, tanta gente si è radunata per l’ultimo saluto. Domani sarà il turno di Francesco, per il quale il Pm aveva disposto l’autopsia. I suoi funerali si svolgeranno a Frigento.
Ciao ragazzi, che il vostro sorriso e i vostri sogni possano rivivere in quelli dei vostri amici. Volate tra gli angeli e proteggete tutti i giovani. Che il vostro sacrificio diventi un monito a vivere la vita sempre al meglio. Questo non è un addio ma un arrivederci!