“Mas Fest”ed”Elementi”a rischio per le piante di piazza Libertà.

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parco Antonio Manganelli Santo Spirtito Avellino
parco Antonio Manganelli Santo Spirtito Avellino

Le piante di piazza Libertà trasferite al Parco “Manganelli” Santo Spirito potrebbero mettere a rischio l’organizzazione di due festival cittadini di grande richiamo come “Mas Fest” ed “Elementi”.

Cinque Chamerops, risalenti agli anni ’60, diversi Laurus Nobilis, Agrifogli, Camelie, Magnolie a foglia caduca, ed altri esemplari ancora.

Un’operazione certosina che ha impegnato i giardinieri comunali nel delicato intervento di trapianto di circa quaranta essenze pregiate che costituiscono un patrimonio arboreo consistente e la memoria storica di Piazza Libertà e della comunità avellinese, recuperate e trapiantate nel Parco Manganelli – Santo Spirito. Fin qui, poco male. Anzi.

Il problema, però, è che senza una programmazione di lungo periodo, anche il nobilissimo intento di recuperare la memoria verde di una piazza, può trasformarsi in un boomerang per l’ente di piazza del Popolo.

Questo intervento di giardinaggio su ampia scala potrebbe mettere a rischio, infatti, l’organizzazione e il naturale svolgimento di due festival cittadini che vedranno proprio parco Santo Spirito come location delle loro performance.

Infatti, l’area d’impianto di quasi tutte le essenze arboree di piazza Libertà, paradossalmente, coincide proprio con quella destinata ad accogliere negli anni scorsi i palchi e gli stand enogastronomici montati dalle associazioni culturali Koiné Art Lab ed Elementi che organizzano tra giugno e agosto due dei più importanti festival di musica della città di Avellino: “Mas Fest” ed “Elementi”.

Due appuntamenti imprescindibili nello scarno palinsesto di eventi e manifestazioni pensato e organizzato dal Comune per l’ormai non più famigerata estate avellinese. Due fiori all’occhiello, nati dal basso, ma che portano in città migliaia di giovani da ogni angolo della provincia e da molte zone della regione.

«Vorremmo capire quale visione c’è da parte dell’amministrazione comunale dietro ad un intervento del genere. Siamo consapevoli del valore storico e affettivo delle piante che hanno abbellito fino a ieri piazza Libertà e poi non va dimenticato che Elementi, ma anche l’associazione Koiné Art Lab hanno nella tutela dell’Ambiente uno dei punti cardine della loro progettualitàspiega Felice Caputo presidente dell’associazione culturale ElementiSiamo pronti a confrontarci che le idee dell’amministrazione, ma i giovani di questa città hanno bisogno di contenitori da riempire di contenuti e il Parco Santo Spirito è uno di quelli. Ci domandiamo per quale motivo le piante siano state spostate proprio in quell’area del Santo Spirito dove negli ultimi anni abbiamo montato un palco e gli stand enogastronomici che hanno attratto migliaia di giovani da tutta la provincia che hanno eletto due manifestazioni come Elementi e Mas Fest a punti di riferimento della programmazione estiva di questa città».

«Abbiamo avuto modo di confrontarci con l’assessore all’Ambiente Ruberto e con il responsabile del settore Matarazzo e ci è stato assicurato che l’area in questione verrà liberata dalle piante e tutte le essenze arboree di piazza Libertà potranno trovare dimora altrove, sempre nel polmone verde della cittàspiega Paolo Pilone, presidente dell’associazione culturale Koiné Art LabQuella è una delle poche zone pianeggianti del parco dove è possibile giocare, sdraiarsi al sole e sostare liberamente. Impiantare lì ulteriori arbusti rende la fruizione del parco più complicata».

Il presidente della Koiné Art Lab, inoltre, lancia l’allarme anche sull’abbattimento dei Platani malati di cancro colorato, presenza arborea che connotava la città e che adesso sta pian piano sparendo dall’orizzonte avellinese.

«Constatiamo che il verde pubblico, che non deve avere solo lo scopo di abbellire la città, ma deve essere anche fruibile e funzionale per i cittadini, è gestito con molta approssimazione, tutto di pancia e poco di testa prosegue L’abbattimento dei Platani della Villa comunale, ad esempio, previsto per oggi verrà eseguito in un periodo non solo poco favorevole a questa operazione, ma anche dannoso per via di un possibile contagio di altri esemplari nel giro di chilometri causato dal vento e dalle condizioni climatiche. E questo perché bisogna aprire uno spazio verde, rimasto chiuso per tutto l’inverno, proprio in prossimità di Pasqua senza tenere conto di tutti questi fattori».

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