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Marzano, il sindaco Greco: “Sconvolto per l’accaduto. Fiducia nella magistratura”

comune marzano di nola

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“Non sapevo nulla della gara oggetto dell’inchiesta perché nel 2012 ero sì sindaco del Comune di Marzano di Nola ma non ero responsabile del servizio tecnico come oggi”. Così il primo cittadino di Marzano di Nola Trifone Greco commenta gli episodi che hanno portato gli agenti della Questura di Avellino a smascherare il sistema di minacce e turbativa d’asta finalizzato al condizionamento degli appalti nell’area tra Quindici e Marzano di Nola.

Suo malgrado, Greco – rieletto sindaco nel 2013 – è finito nell’inchiesta Santa Caterina perché lo stesso sarebbe stato avvicinato da alcuni degli indagati con l’obiettivo di conoscere i termini e i parametri per accedere più agevolmente all’appalto dei lavori di “Sistemazione dissesto valloni Madonna dell’Abbondanza e S. Anna”.

Attraverso l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali è stato dimostrato che i soggetti finiti nel mirino delle forze dell’ordine avevano richiesto insistentemente e più volte di poter parlare privatamente col sindaco Greco: “Queste persone mi hanno chiesto informazioni legate all’espletamento della gara d’appalto ma non ho subito minacce o violenze – ha precisato l’interessato -. A loro ho detto di recarsi presso l’Ufficio tecnico come da prassi”.

Ancora. Sulla vicenda del presunto coinvolgimento del geometra comunale il sindaco Greco tiene a precisare: “La vicenda del tecnico comunale ma anche quella del professionista coinvolti entrambi nell’inchiesta mi sconvolge. Il geometra in servizio al Comune è noto per essere persona riservata, molto restrittivo nelle procedura d’istruttoria delle gare. Nutro grande fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine e sono certo che verrà fatta piena chiarezza sull’accaduto. Credo e spero che se errore c’è stato, questi non è da addebitarsi al coinvolgimento del sistema”.

“Il nostro obiettivo – continua Trifone Greco – il nostro modus operandi è sempre stato improntato alla difesa della legalità e della trasparenza. Come Amministrazione Comunale stiamo adottando tutti gli strumenti utili al contrasto delle infiltrazioni malavitose. Ad esempio negli ultimi tempi abbiamo espletato due gare per lavori nel primo caso di 2,5 milioni di euro e in un secondo caso per 1,5 milioni di euro, e tutti i dubbi sorti di qualsiasi natura sono stati girati direttamente all’Anticorruzione per i chiarimenti di specie. Anche per le Commissioni sulle gare d’appalto, abbiamo scelto il metodo della rotazione dei componenti, optando ad esempio già per il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Avellino e per alcuni rappresentanti della Prefettura”.

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