Margherita: l’ora della svolta?… Un assunto “prematuro” e sotto alcuni aspetti “presuntuoso”. Il candidato alla carica di coordinatore provinciale Giuseppe De Mita non si lascia trasportare da facili entusiasmi e rimanda ad un momento successivo qualsiasi valutazione e giudizi affrettati. Insomma, sarà l’appuntamento congressuale a dissolvere le nubi di un futuro ancora incerto. “I congressi – ha spiegato il capogruppo di Palazzo Caracciolo – rappresentano un momento di discussione, una occasione importante per lo scambio di idee e per il confronto su tutti gli aspetti formali. Qualsiasi valutazione rispetto al voto o alla vittoria appare del tutto marginale”. Ma se l’incertezza non lascia spazio a facili prospettive, è anche vero che le esitazioni non sono state un valido deterrente a discapito dell’impegno. Insomma, la margherita c’è. È radicata sul territorio ed è pronta ad affrontare il futuro. “Ce l’abbiamo messa tutta affinché questa due giorni possa essere l’occasione non di una svolta (non ci sono curve nella storia!) ma quantomeno possa segnare un momento di impegno differente, il rilancio della vera politica”. I presupposti, come conferma De Mita, ci sono ma i membri di casa fiorellino fanno innegabilmente i conti con un periodo particolare. “E’ come se fossimo su una linea d’ombra. Una fase di passaggio tra una condizione nuvolosa e il sereno. Un passo fondamentale in quanto il passaggio dipende soltanto da noi”. Un congresso, dunque, in cui si intravede “libertà e incertezza”, “speranza e paura”. Per “un’Irpinia che vuole abbandonarsi al volo ma ha paura di non farcela”. (manuela di pietro)