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Marcia dei cinquestelle ad Avellino, Fico: “Riforma-farsa. De Mita? Un trucco di Renzi…”

Pasquale Manganiello – Il Movimento Cinque Stelle prosegue la sua battaglia a favore del No al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Stasera il deputato Carlo Sibilia – protagonista giù di due marce per il No – Roberto Fico e Riccardo Fraccaro hanno tenuto una conferenza stampa al Circolo della Stampa. La giornata ha avuto inizio alle 15.45 a Monteforte. Sibilia,  e Fraccaro si sono messi in marcia, a piedi, con altri attivisti del Movimento Cinque Stelle, fino ad Avellino dove sono stati raggiunti in utilitaria (ammaccata) dal presidente dell’organo di Vigilanza Rai Roberto Fico.

“Abbiamo saputo per strada del sequestro della Cocchia – ha detto Sibilia – uno smacco all’edilizia del comparto scolastico di Avellino.

Si compie l’ennesimo scempio, per tutta risposta chiederemo tutti i certificati di agibilità, di anti-sismicità e antincendio delle strutture pubbliche

I ragazzi che frequentano le nostre scuole devono essere sicuri del luogo in cui si trovano, faremo un’indagine su tutti gli edifici pubblici.”

“Abbiamo già fatto due esperimenti di marce – continua Sibilia – una tra San Giorgio del Sannio e Benevento, l’altra tra Morra e Lioni. Ora siamo qui con Fraccaro e Fico per parlare delle ragioni del no. Questa è una riforma che risparmia meno soldi di quanto risparmiamo noi cinquestelle in un anno tagliandoci lo stipendio. Scontro De Mita-Renzi? La maggioranza degli italiani è a favore del no e ti capita qualche vecchio dinosauro che vota come te. Il 4 dicembre l’importante è fare gli interessi dei cittadini.”

“Gli italiani devono andare al Referendum perchè non c’è quorum – ha dichiarato Roberto Fico – questo è un referendum voluto da Renzi per stravolgere la costituzione e rendere il Senato una farsa.

De Mita? E’ un trucco di Renzi – commenta ironico Fico – il quale ha chiamato l’ex presidente del Consiglio e gli ha detto di fare un pò di campagna per il no affinchè qualche italiano possa votare sì. Non ho guardato il dibattito di ieri sera. Le cifre di risparmio decantate da Renzi, i 500 milioni, sono gonfiate: parliamo di un risparmio da 50 milioni di euro, briciole rispetto a quanto si sarebbe potuto risparmiare se avessero votato la legge sul dimezzamento degli stipendi ai parlamentari voluta da noi”.

 

 

 

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