Marandino: “Sconfitta l’arroganza e la prepotenza del potere”

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Marco Grasso – “Ha vinto la capacità di proposta contro l’arroganza e la prepotenza del potere, il vuoto di idee e proposte”. Marco Marandino esulta per l’affermazione a Sant’Angelo dei Lombardi. “I giovani hanno seguito la nostra campagna elettorale e ci hanno supportato fin dall’inizio. Eravamo consapevoli e convinti di aver lavorato in maniera giusta per il bene della nostra comunità. E’, evidentemente, il nostro messaggio è stato recepito dalla comunità. Il risultato finale lascia spazio a pochi dubbi”.

Un’affermazione significativa per il nuovo sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. “Erano a confronto due idee di politica completamente diverse: la gente ha scelto, ci ha dato fiducia. Ora siamo pronti a governare ed amministrare per il bene della nostra comunità. Il nostro programma è chiaro: partiremo dalle politiche sociali e giovanili, Sant’Angelo dei Lombardi tornerà a recitare un ruolo di primo piano su tutti i tavoli provinciali, sia da un punto di vista strettamente politico che economico e culturale”.

Il voto di Sant’Angelo dei Lombardi era atteso anche per capire gli effetti che avrebbe potuto avere sui precari equilibri del Pd. Il neosindaco prova a smussare angoli e polemiche. “La nostra è una lista civica che al proprio interno conteneva un nucleo di partenza del partito democratico. Non abbiamo né vincoli, né pregiudizi, non ci sono rapporti privilegiati. Ci siamo mossi solo sulla base delle proposte e dei progetti da mettere in campo per la nostra comunità”.

Non poteva mancare un riferimento a Rosanna Repole, prima eletta. “Si è voluto impostare questa campagna elettorale anche come un referendum sulla sua persona. Mi sembra che il risultato smentisca questa provocazione, non c’era ed un c’è nessun risentimento nei suoi confronti. Cinque anni fa, con la lista guidata da Rosanna Repole, ho ricoperto il ruolo di vicesindaco ed, ora, come previsto, c’è stato un passaggio di testimone che rappresenta il rinnovamento nel segno della continuità”.