“Con questa legge di Bilancio, il governo ha tagliato le rivalutazioni delle pensioni del ceto medio – afferma il vicepresidente del M5S Michele Gubitosa -. Lo ha ammesso, con onestà intellettuale, anche il capogruppo della Lega Molinari durante la sua dichiarazione di voto”.
Nel suo intervento in aula, alle 5 di questa mattina, durante il lavoro alla Legge di Bilancio durato tutta la scorsa notte, Gubitosa ha aggiunto: “Sulla previdenza, la Destra ha tradito tutte le promesse fatte in campagna elettorale: dall’abolizione della legge Fornero all’innalzamento delle pensioni minime e 1.000 euro al mese. L’intervento sulle rivalutazioni è particolarmente odioso perché rispetto alle persone in età attiva, i pensionati hanno molte meno possibilità di difendersi dall’inflazione, pertanto il mantenimento del loro potere d’acquisto è affidato quasi esclusivamente all’indicizzazione degli assegni pensionistici. Con un’inflazione al 12%, coloro che hanno trattamenti da meno di 2mila euro netti al mese perderanno 1.300 euro all’anno. Un fatto increscioso.
“Per tale motivo – ha concluso Gubitosa – abbiamo presentato un Ordine del giorno, che riprendeva un emendamento del presidente Conte, per impegnare il governo a prevedere una rivalutazione automatica che garantisca maggiormente le fasce deboli. La maggioranza lo ha bocciato. Voltano le spalle ai pensionati e stendono tappeti rossi ad
evasori e corrotti, è questa la verità”.