Manocalzati – Ennesimo tentativo di suicidio in territorio irpino. E questa volta scenario d’eccezione è stata l’Ofantina, strada killer che riesce a far parlare di sè anche oltre i casi di incidenti tra autovetture. L’episodio si è verificato questa mattina alle prime luci dell’alba. Un 40enne di Manocalzati, che esercita la professione di fabbro, si è recato sul viadotto che affaccia sulla strada di collegamento tra Avellino e i comuni dell’Alta Irpinia. Dopo aver parcheggiato la propria autovettura poco distante dal luogo prescelto per compiere l’insano gesto, si è arrampicato sul cavalcavia e si è lanciato sull’arteria sottostante. Un volo di dieci metri prima di schiantarsi sull’asfalto. Un impatto violentissimo tant’è che in poco tempo il corpo è rimasto avvolto da un lago di sangue. A dare l’allarme un pendolare che, pur non sospettando nulla dell’accaduto, è rimasto insospettito dalla presenza dell’auto apparentemente abbandonata. Sul posto, in seguito alla segnalazione, si sono portati i Carabinieri della Compagnia di Avellino. Dopo un primo controllo alla vettura i militari, sportisi dal ponte, hanno assistito alla macabra scena. L’uomo era riverso sulla strada in una pozza di sangue. Immediato l’allarme al 118. I sanitari, che da subito hanno verificato la gravità delle condizioni dell’uomo, lo hanno trasportato d’urgenza presso l’Ospedale Moscati di Avellino dove tuttora versa in gravissime condizioni. Ancora ignote, per il momento, le motivazioni che avrebbero indotto il 40enne a compiere l’insano gesto. Ragioni su cui stanno cercando di far luce i Carabinieri di Avellino. (di Manuela Di Pietro)
Redazione Irpinia
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