Avellino – Ad accogliere il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, atteso nel pomeriggio ad Avellino, ci saranno anche i manifesti non proprio di ‘benvenuto’ che i militanti irpini del Pd di area Bersani hanno affisso sulle cantonate cittadine di Avellino e attraverso i quali Renzi viene associato – non in maniera benevola – all’ad di Fiat Marchionne, ‘reo’ di essere contro gli operai. Sul manifesto, promosso da ‘Un senso alla nostra storia – Coordinamento per Bersani – Avellino’, si legge a caratteri cubitali il nome del sindaco ‘rottamatore’ e la citazione: “sto con Marchionne, senza se e senza ma”. Della vicenda parla Andrea Forgione, sostenitore di Renzi: “Ci domandiamo – spiega Forgione in una nota – cosa sia questa area Bersani. Forse quelli che incitarono gli operai a votare a favore del referendum nelle fabbriche, per far vincere la controriformna Marchionne, dicendo che loro erano una sinistra moderna e che aveva torto la Fiom? Oppure questa area Bersani è quella che frequenta la casa del satrapo di Nusco per prendere ordine su come dare fastidio ad Enzo Venezia o a Pino Galasso? Questa area Bersani è forse quella che il compianto Michele D’Ambrosio chiamava i veri demitiani irpini? Questa area Bersani è quella che valendo meno del 5 per cento vuole controllare tutta la vita politca del partito appfofittando della buona fede altrui?”.
Forgione continua: “Ci ha telefonato un operaio che sa chi ha fatto stampare i manifesti e ci ha detto: ‘Compagni oggi a sentire Matteo Renzi ci saremo anche noi. Di questi falsi comunisti che da trenta anni ci prendono per i fondelli ne abbiamo piene le scatole. Sono soltanto no’ fierro viecchio della politica’. Noi non abbiamo capito a chi facesse riferimento ma ha poca importanza. A Paternopoli un vecchio adagio dice: come a lo fierro viecchio, intendendo materiale che non serve a niente, sporca solamente e non è affidabile”, conclude.