Manifesti 6×3. Mancusi: “Mi dissocio”. Guidi: “Uno schifo”. E Giordano posa di lato

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Marco Imbimbo – La comparsa dei manifesti 6×3 in città, con volti e nomi degli otto consiglieri comunali finiti al centro delle accuse del sindaco Ciampi, non ha lasciato indifferenti gli avellinesi. Molti sono gli attestati di stima e solidarietà che stanno ricevendo i consiglieri, ma anche loro non sono rimasti indifferenti.

Nel frattempo, però, spicca la presa di posizione dell’assessore alla Cultura, Michela Mancusi, che, sui social, nel postare la foto del 6×3, spiega: «Non so se è vero, ma se lo fosse mi dissocio completamente! La condivisione del precedente post era solo ed esclusivamente nel merito».

Fanno rumore anche le parole di Tiziana Guidi, che nel 2013 si candidò a sindaco proprio con il M5S. «Chiunque sia stato ha fatto un cosa ignobile: togliete il simbolo del M5S dal manifesto, non siamo tutti così str…. Credo che Vincenzo Ciampi che ieri si era scusato delle sue parole debba una spiegazione.
Questa cosa FA SCHIFO ed io me ne dissocio totalmente».

Nicola Giordano, consigliere di “Avellino è Popolare”, ha deciso di posare al fianco del manifesto, dichiarando: «13 agosto 2018. Atripalda c.da Santissimo. Sono pronte le vele, tra poco partono. Il Sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, ha mantenuto la parola. Di giorno chiedevano scusa e di notte preparavano i 6×3. Campioni di coerenza, trasparenza ed onestà».

Stefano La Verde, altro consigliere finito sui manifesti, chiama in causa il suo partito tramite un post su facebook: «Per il mio partito il PD. Di fronte a quanto accaduto e sta accadendo il PD ha ancora voglia di difendere la democrazia e le leggi della Repubblica Italiana? Ci si rende conto della deriva antidemocratica, giacobine, oscurantistica, liberticida cui ci si sta avviando? È possibile che in una città dalla lunga tradizione di democrazia possa avvenire che i volti di otto consiglieri vengano fatto girare per le strade definendoli additandoli al pubblico ludibrio? È tollerabile che tutto ciò accada senza che una voce del mio partito si faccia sentire? Siamo ancora in uno stato di diritto?».

Dino Preziosi (La svolta inizia da te), invece ha preferito semplicemente condividere la foto con il manifesto 6×3 senza aggiungere nulla.

 

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