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Mancini, bocciata l’ipotesi Campus. Pronte navette e corse aggiuntive per gli studenti pendolari

Non ci sarà nessun Campus per gli studenti del Liceo Mancini che ormai dal 6 novembre sono in cerca della miglior soluzione per proseguire l’anno scolastico. La parola fine sulla questione di far nascere un Campus composto da diverse strutture prefabbricate nell’area di campetto Santa Rita non è applicabile.

La decisione definitiva arriva dall’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini in risposta all’interrogazione del consigliere Francesco Todisco. Il consigliere regionale irpino di Mdp aveva da tempo definito la sistemazione nei prefabbricati: “Un’idea del tutto fuori luogo”.

L’assessore regionale, oltre ad aver garantito la disponibilità della Regione e dei suoi tecnici a partecipare ai tavoli istituzionali ai quali sarà invitata, chiarendo che l’ente potrà intervenire in maniera concreta solo nell’ambito della programmazione, ha escluso dunque, su indicazione del Genio Civile, la possibilità di risolvere l’emergenza attraverso la costruzione di prefabbricati, così come proposto nei giorni scorsi dal sindaco di Avellino, Paolo Foti. Il Campus per essere costruito avrebbe dovuto essere previsto nel Piano Urbanistico della città già approvato dal Comune.

L’assessore regionale irpino spiega che: «Innanzitutto sono lieto del fatto che la tecnica e le istituzioni abbiano escluso l’ipotesi dei fabbricati per affrontare il problema del “Mancini”: da un lato perché avrebbe rappresentato uno schiaffo alla memoria della città di Avellino, dall’altro perché i tempi necessari a realizzarla sarebbero stati gli stessi di un intervento strutturale, dunque inadatti a gestire un’emergenza».

Di qui, l’analisi: «Per ragionare seriamente della struttura non si può non partire dalla conoscenza delle problematiche strutturali che ne hanno determinato il sequestro. Il punto è dare una prospettiva a quella sede così da poter legittimare e rendere degne eventuali soluzioni transitorie».

Intanto, il consigliere regionale spinge sulla costruzione di «una vera solidarietà fra le scuole cittadine perché il turno pomeridiano non affligga solo gli studenti del “Mancini”», quindi annuncia che «con l’assessore Fortini si sta lavorando affinché al tavolo convocato in Prefettura partecipino anche le delegazioni degli studenti, dei genitori e dei docenti che non possono essere spettatori di questa emergenza».

Buone notizie per i pendolari del Liceo scientifico Mancini invece arrivano da un nuovo piano mobilità che dovrebbe garantire navette verso il plesso di Via Morelli e Silvati e anticipi e posticipi sugli orari dei pullman delle linee extraurbane per venire incontro agli studenti.

Questo il piano che metterà in campo la Provincia per attenuare le difficoltà degli studenti del Liceo Mancini. Una navetta da Campetto Santa Rita con sosta a piazza Kennedy consentirà agli studenti di raggiungere lo stabile di Via Morelli e Silvati.

Inoltre ci saranno corse aggiuntive sulle linee extraurbane di cui si farà carico la Provincia e riguarderanno i paesi di Ponteromito, Castelfranci, Paternopoli, San Mango, Chiusano, San Potito Ultra, Parolise e Lapio.

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