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Malzoni, slittano ancora i pagamenti. I sindacati proclamano lo sciopero aziendale

Casa di cura Malzoni

Casa di cura Malzoni

I segretari provinciali, D’Acunto della FP CGIL, Musto della CISL FP, Caruso dell’UGL e Iannuzzi per la NURSIND, preso atto del mancato mantenimento degli impegni assunti dalla Casa di Cura Malzoni proclamano lo sciopero aziendale per l’intera giornata lavorativa dalle ore 8,00 del 27 aprile 2016 alle ore 8,00 del 28 aprile 2016.

Nella predetta giornata di sciopero saranno garantiti solo i servizi essenziali, anticipando fin da ora la disponibilità di queste sigle sindacali ad incontrare l’azienda per fissare i contingenti di personale necessari per la giornata di sciopero.

Lo scorso 30 marzo, nella sede ufficiale della Prefettura la rappresentanza al tavolo della Casa di Cura Malzoni – Villa dei Platani aveva garantito il pagamento delle spettanze del mese di febbraio entro qualche giorno ed il pagamento delle spettanze del mese di marzo entro il 10 aprile.

L’11 aprile, per contro, codesta Azienda comunicava un ritardo nel pagamento dovuto a presunte responsabilità della Asl di Avellino e rappresentando che “il pagamento degli stipendi del mese di marzo, previsto per il 15 aprile, subirà uno slittamento”.

Successivamente, in data 14 aprile, la Casa di Cura Malzoni – Villa dei Platani comunicava ai lavoratori uno slittamento del pagamento della mensilità del mese di marzo sine die.

Intanto, corre l’obbligo di precisare che l’impegno assunto presso la Prefettura era il pagamento entro il 10 aprile e non il 15.

Ma ciò che più sorprende è la richiesta dell’Azienda di “affrontare in maniera congiunta e parallela” con il sindacato l’argomento al fine di chiarire meglio le conseguenze che un atteggiamento di chiusura nei pagamenti può comportare e sul disagio che lo stesso può creare ai lavoratori.

Ci sembra davvero paradossale il tentativo di coinvolgere il sindacato sulla questione relativa al pagamento da parte dell’Asl, che pure ha la sua importanza, e non ritenere, come più volte richiesto, di non voler discutere con il sindacato delle innumerevoli difficoltà organizzative, di carichi di lavoro, di carenza del personale, di violazione delle norme contrattuali, nelle quali codesta Azienda ogni giorno continua a far lavorare personale a tempo indeterminato e lavoratori in somministrazione.

Ovviamente e responsabilmente, queste sigle sindacali sono pronte a ragionare e ad aprire un tavolo su quanto richiesto, ma subordinando lo stesso alla definizione di tutte le questioni ritenute prioritarie dalle OO.SS.

Al fine di sostenere la vertenza sui ritardi stipendiali e sui punti di cui sopra queste OO.SS. hanno indetto una giornata di sciopero ed annunciano altre iniziative di mobilitazione (volantinaggi, sit in) stante la preoccupazione sulle modalità organizzative della futura attività, sulla tenuta economico-finanziaria dell’Azienda e sulla puntualità nel pagamento degli stipendi.

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