Maltrattamenti, cinquantenne assolto dall’accusa: condanna per tentata violenza privata

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SOLOFRA- Assolto “perche’ il fatto non sussiste”  dall’accusa di aver maltrattato dal 2015 al 2021 la sua compagna, anche di fronte ai figli e soprattutto con minacce di morte. Condannato a due mesi di reclusione per una tentata violenza privata (cosi’ riqualificata dal Tribunale Collegiale di Avellino) nei confronti della stessa vittima. Questo il verdetto dei giudici del collegio presieduto da Lucio Galeota nei confronti di un soggetto di Solofra classe 71, difeso dall’avvocato Alberico Villani. Le motivazioni della sentenza non sono state ancora depositate (il termine indicato nel dispositivo della sentenza e’ di trenta giorni) ma e’ verosimile che il Collegio, anche condividendo le conclusioni dell’avvocato Villani, abbia ritenuto inattendibili le accuse della presunta vittima dei maltrattamenti.
LE ACCUSE
Secondo quanto denunciato dalla vittima, quotidianamente, anche in presenza dei figli minori, avrebbe dovuto subire minacce e insulti, a causa della gelosia e dello stato di ebrezza, da parte dell’imputato. Minacce anche gravi, come quella di essere stato gia’ in galera e di non temere di dover scontare venti anni. Minacce che erano aumentate nel momento in cui la donna avrebbe troncato la relazione. Per un episodio specifico, avvenuto nel maggio 2021, quando, fallito il tentativo di aggredirla, il 53enne l’avrebbe inseguita e tanponata fino a quando non erano intervenuti i Carabinieri (allertati dalla donna) e anche dinanzi a loro aveva continuato ad insultarla e minacciarla. Gia nel corso delle indagini le accuse di maltrattamenti erano venute meno. Decisive le testimonianze di alcuni familiari stessi della donna e di una delle figlie, che aveva esluso fossero mai avvenute aggressioni o compiuto maltrattamenti. Una tesi avvalorata dagli assistenti sociali e dagli stessi Carabinieri della stazione di Montoro, dove la parte offesa avrebbe rappresentato lo stato di vessazione cui era sottoposta. Relazioni decisive, che la difesa ha ripoposto nel corso dell’istruttoria dibattimentale.