Maltempo, Unasca: consigli per guidare in condizioni atmosferiche sfavorevoli

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In questo periodo evidentemente complicato per il nostro Paese dal punto di vista metereologico, con particolare riferimento a quanto sta accadendo in Centro Italiala sicurezza stradale assume un ruolo importantantissimo”. Lo dichiara Emilio Patella, segretario nazionale Unasca (Unione Nazionale delle Autoscuole e degli Studi di Consulenza automobilistica, che spiega: “Sicurezza stradale significa anche comprendere sulla base delle caratteristiche delle strade e di come si presentano se siamo in grado di affrontarle. Innanzitutto vale il principio del buon senso. Se non è strettamente necessario mettersi alla guida evitiamo di farlo.

Laddove fosse invece inevitabile ricordo che la macchina deve avere tutte le dotazioni invernali, gomme termiche o catene su tutto. Non è solo un obbligo di legge, ma buon senso e primo fattore di sicurezza. Sembra banale, ma la velocità è un fattore determinante perché dobbiamo essere consapevoli di come la macchina risponde rispetto alle condizioni del fondo stradale. Il ghiaccio su tutti è un elemento evidentemente di pericolosità altissima, ma anche la pioggia può diventare un evento di estremo pericolo. Io consiglio sempre, anche a chi ha svolto corsi di guida sicura, di approcciare la guida in situazione estreme con cautela: la supponenza di saper fare determinate manovre può essere letale e creare situazioni di grande difficoltà.

Poi ci sono alcuni consigli tecnici: andare adagio, usare poco il freno per evitare di perdere il controllo del mezzo, non far fare al veicolo movimenti bruschi, ma soprattutto essere certi e consapevoli di tutto quello che stiamo facendo. Chi magari sta andando a dare una mano a parenti, amici che oggi si trovano bloccati o in situazioni di difficoltà si accertino che non ci siano già sul luogo gli uomini della ProtezioneCivile o degli organi di polizia o di soccorsi in generale, e comunque – conclude Emilio Patella – se si va a soccorrere qualcuno avere sempre il triangolo, la fune di traino e in caso di fermata ricordarsi di azionare le quattro frecce”.