I volti freschi e ricolmi di solidarietà, l’energia e l’entusiasmo che dimostrano, armati di guanti, pale e stivaloni da cantiere, fanno di loro gli “angeli del fango” di Benevento. Gruppi di ragazze e ragazzi, uomini e donne, quasi tutti giovanissimi, gli studenti dell’Università del Sannio (a loro il plauso ufficiale del Rettore de Rossi, ndr) scesi nelle strade del beneventano messe a dura prova dalla bomba d’acqua di questa notte, per ripulire negozi, strade, cantine, persino intercapedini e garage.
“Se di pale ne avete e sentite l’umano bisogno di aiutare e di combattere anche le vostre paure, bypassate il comune (non è per scetticismo ma per esigenza) e recatevi in Via San Pasquale armati di attrezzi e anche di sorrisi.
Se portate anche una chitarra non è male, perché i bambini qualcuno dovrà anche distrarli” – scrive Vittorio su facebook.
E come a Genova, presto, probabilmente, il Comune di Benevento dedicherà una strada agli “Angeli del fango”, i volontari che armati di pale e scope hanno ripulito la città dopo la bomba d’acqua che ha
“Angeli del fango” forse è una semplificazione giornalistica che, anche stavolta, non rende l’idea. In realtà sono i giovani che inorgogliscono questo Paese.
Tributi di solidarietà anche dalla vicina Irpinia che, al di là di inutili campanilismi, si è stretta intorno alla terra sannita martoriata dall’alluvione.
Come spesso accade in Italia, triste realtà, ci vuole qualche morto, una città distrutta, una popolazione in ginocchio per smuovere dei fondi, per avviare progetti, per fare politica al servizio del cittadino.
Foto e immagini tratte da facebook.