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Malagò agli alunni dell’Imbriani di Avellino: “Fare sport aiuta lo Stato”

“Fare sport aiuta lo Stato” esordisce così il presidente del CONI Giovanni Malagò intervenuto presso l’auditorium del plesso scolastico irpino Liceo Statale Polivalente “P. E. Imbriani”, ad ascoltarlo gli alunni del liceo, oltre a personalità avellinesi quali il prefetto Carlo Sessa e il comandante provinciale dei carabinieri Franco Antonio Di Pietro.

Simpatico siparietto anche con Agostino Cardamone, stimato ex pugile irpino soprannominato “il Martello di Montoro”, che acclamato dalla platea ha strappato i saluti del presidente Malagò.

Applaudito dagli ascoltatori e accompagnato all’ingresso dalle note dell’Inno di Mameli, il massimo esponente del comitato olimpico nazionale specifica: “Non parlo di attività sportiva agonistica, ma anche di mero sport amatoriale, l’Italia è il secondo paese a livello mondiale con l’età media di mortalità più alto: 82 per le donne e 80 per gli uomini e questo perché siamo una nazione di sportivi“.

Praticare sport significa anche essere in stato di buona salute, il presidente sottolinea: “E’ importante anche la qualità della vita, magari si può vivere 90 anni senza essere di peso per lo Stato, ovvero senza influire sulla spesa pubblica destinata alla sanità, migliorando le proprie condizioni con l’attività motoria”.

Tutti questi fondi risparmiati andrebbero proprio a finanziarie l’integrazione di Sport e Scuola, che è stato il fil rouge del convegno odierno. “Ci sono dati scientifici che dimostrano la veridicità della cosa – continua ancora l’ospite d’onore dell’auditorium dell’Imbriani – l’Istat afferma proprio questo, da tre anni a questa parte le percentuali in tal senso sono in aumento fino a raggiungere una vera e propria cifra record”.

A Contrada Baccanico si parla anche di strutture e palestre all’interno delle scuole, non a casa al tavolo sono presenti Cosimo Sibilia, presidente regionale del CONI e irpino di nascita, Nello Talento della giunta nazionale sempre del CONI e i dirigenti scolastici Tullio Faia e Luisa Franzese.

“Il nostro istituto è da sempre attento allo sviluppo dell’attività sportiva – continua il massimo dirigente scolastico del plesso – vantiamo tanti talenti e tante discipline, oltre ad una palestra che è il fiore all’occhiello della provincia. Oggi tra l’altro si festeggiano anche i 150 anni dalla fondazione dell’Imbriani e non poteva esserci occasione migliore per festeggiarli”.

Tra le tante attività sportive che si praticano al liceo, basket, volley, atletica e canottaggio. Fortuna che purtroppo non ha baciato anche gli altri plessi scolastici irpini, molti dei quali – per carenze di strutture – hanno esentato dai propri programmi qualsiasi tipo di attività sportiva e l’occhio del tema odierno si è posto anche sulla carenza strutturale e impiantistica delle scuole irpine.

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