Magliette rosse, la Cgil rilancia: “Istituzioni unite contro il dilagante razzismo”

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Il segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi lancia un  appello alla responsabilità rivolto a chi ricopre ruoli istituzionali e all’intera popolazione affinché non cada nel vuoto l’iniziativa delle magliette rosse promossa da Don Luigi Ciotti.

“Il ministro dell’Interno Matteo Salvini – osserva Fiordellisi – con le sue provocazioni ottiene ogni volta un risultato auspicato, ovvero far parlare di sé.  Nell’ultima occasione, leggendo le dichiarazioni del leader leghista riportate dalla  stampa emerge chiaramente il clima di tensione tra lui e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta rispetto alla vicenda delle navi militari Ue che soccorrono i migranti in mare”.

“Secondo Salvini, queste devono essere bloccate allo stesso modi di quelle delle Ong, mentre la ministra sottolinea che della questione si devono occupare i dicasteri di Difesa ed Esteri”.

“La preoccupazione – prosegue Fiordellisi – è che il discorso politico di Salvini e della Lega possa fare ulteriormente breccia alimentando odio in una città e una provincia come Avellino e l’Irpinia che hanno già manifestato sentimenti di discriminazione con episodi che hanno visto protagonisti e vittime migranti, extracomunitari e cittadini senza fissa dimora. Insomma, persone ai margini che abbiamo avuto l’onore di ospitare”.

“Dopo il grande successo della manifestazione delle magliette rosse per solidarietà e a favore di ogni forma di accoglienza alla quale ha partecipato la Cgil in tutte le città d’Italia e che anche ad Avellino ha saputo mettere insieme tantissime persone, ci aspetteremmo maggiore sensibilità e prese di posizione nette da chi ricopre incarichi istituzionali”.

“In particolare – conclude il segretario della Camera del lavoro – l’auspicio è che i parlamentari irpini facciano sentire la propria voce a difesa dei diritti sociali così come l’amministrazione comunale che presto s’insedierà non mostri nessun tentennamento sui temi della giustizia e dell’eguaglianza sociale”.