Alfredo Picariello – Maggioranza e opposizione continuano a litigare, a forte rischio il consiglio comunale di lunedì prossimo. Il “casus belli” è sempre lo stesso, la nuova composizione delle commissioni consiliari dopo le dimissioni degli 8 consiglieri della minoranza. Si è alla disperata ricerca di un accordo che non scontenti nessuno, ma anche oggi, l’ennesimo tentativo è naufragato nell’ennesima conferenza dei capigruppo.
Non si riesce per niente a trovare la quadra, il muro a muro prosegue. Il “pomo della discordia” è Carmine Montanile, eletto nelle file di Laboratorio Avellino e poi spostatosi nel “misto” dopo le elezioni regionali, e sul principio di ridefinizione delle commissioni: per la minoranza, supportata dal parere del segretario, è obbligatoria una ridefinizione globale degli organismi; per la maggioranza, così come per il sindaco Festa, vanno sostituiti solo i consiglieri dimissionari. E Montanile, attuale membro della commissione Trasparenza, può restare lì dove si trova.
“Il segretario ha espresso un parere che conferma la validità della nostra linea – afferma Dino Preziosi – è strano che, però, la maggioranza si affanni così per difendere la posizione di un consigliere di opposizione (Montanile, ndr) che ha lasciato il suo gruppo per approdare nel “misto”. Il passaggio di Montanile, sommato alle nostre dimissioni dalle commissioni, apre alla ridefinizione totale della composizione degli organismi in base al principio di rappresentatività e consistenza dei gruppi. Bisogna, quindi, ricostruire da zero le commissioni tenendo comunque conto dell’esistenza di un gruppo misto al quale, ovviamente, garantire dei posti”.
“Lo stallo nasce dalle dimissioni di otto consiglieri di minoranza dalle commissioni permanenti. Il regolamento, all’articolo 6 comma 2, dice che i componenti dimissionari vanno sostituiti dai propri capigruppo di riferimento”. A dirlo è Diego Guerriero, capogruppo di “W la Libertà”.
“Ci sono 8 membri di commissione da rinominare, per gli altri non ci sono problemi. A dirlo è il regolamento. Montanile non si è dimesso dalla Commissione Trasparenza, credo voglia restare dov’è”.
“Maggio – prosegue Guerriero – aveva invitato tutti a confermare o a presentare i nomi per le commissioni, l’opposizione non ha risposto alla richiesta del presidente del Consiglio. E credo che questa rappresenti una mancanza di rispetto”.
Il presidente del civico consesso proverà a fare da “mediatore”. “Contatterò Montanile per chiedere lumi sulla sua posizione, rivaluteremo le proporzioni. Fino a quando non si trova un accordo, non si farà il consiglio comunale”.