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Maggioranza cercasi al Comune di Grottolella, mercoledì in Aula per l’ultimo atto

A Grottolella tutto ebbe inizio per un Gal, acronimo di Gruppo Azione Locale.

Era appena il mese di luglio quando la giunta del piccolo borgo irpino, con delibera n° 56, aderiva alla strategia di sviluppo locale del Gal Partenio, ritenendola efficace e produttiva. Da lì alla defezione del mese successivo: il 29 agosto, quando la sindaca della cittadina collinare, Vincenza Bergamasco, con delibera n° 62, decide di lasciare il gruppo strategico presieduto da Luca Beatrice in favore del Gal Irpinia-Sannio.

Fin qui tutto legittimo, sennonché quest’ultima decisione è stata definita “poco democratica” dal consigliere Guerriero. Una delibera “redatta in gran segreto dalla sindaca e dai due assessori” e che “avrebbe dovuto necessitare almeno di un Consiglio Comunale antecedente”.

Atteggiamento poco digerito anche dagli altri due consiglieri di maggioranza, Vitale e Medugno, ma che in realtà ha solo scoperchiato il vaso di Pandora. All’uopo se i tre dissidenti definiscono l’attività amministrativa svolta finora molto lontana dagli impegni presi con gli elettori, la minoranza comunale – capeggiata dal capogruppo Marco Grossi – ha già dichiarato di essere pronta a votare un’eventuale mozione di sfiducia.

Crisi amministrativa annunciata.

Seppur al canto del cigno l’attuale amministrazione potrebbe ancora evitare la sfiducia accettando la proposta formulata dal trio Vitale-Medugno-Guerriero: quella di azzerare la giunta e di modificare lo statuto comunale per nominare assessori esterni. Percorso, quest’ultimo, difficilmente attuabile nelle idee della fascia tricolore e soprattutto in quelle dell’assessore Fiore Paolo Nittolo.

Accogliere la proposta degli scontenti o prepararsi alla mozione di sfiducia che, votata da sei membri del consiglio (compresi i tre d’opposizione), comporterebbe lo scioglimento anticipato dello stesso organo collegiale. Un’impasse risolvibile soltanto nel prossimo Consiglio Comunale, richiesto a gran voce anche dalla minoranza, e convocato per la data di mercoledì 28 settembre alle ore 18:30.

Scenari?

Tutt’altro che aleatori: conclusione anticipata dell’attuale consiliatura e ritorno alle urne in primavera dopo l’iter commissariale. La minoranza ripartirà dai tre consiglieri uscenti e spinge per candidare Pacifico come primo cittadino, anche se resta in piedi l’ipotesi di puntare su uno degli attuali componenti. Insanabile invece la spaccatura nella maggioranza: da una parte il Pd con Nittolo e Bergamasco, dall’altra il consigliere Guerriero.

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