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Maggio (Pd Davvero): “Ridare dignità anche alle periferie”

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“Avellino ha sicuramente bisogno di un sindaco ma occorre anche una vera squadra di persone che possano realmente prendersi carico di tutte le problematiche che assillano da anni la città. Non può essere più sufficiente lanciare improperi verso questa o quella amministrazione comunale. Non ci si può più accontentare di un sindaco che definisce irreparabili i danni causati dal suo predecessore, pur di giustificare i propri fallimenti amministrativi. Non si può più accettare questa vecchia, stantia ed anacronistica logica politica. Tutto può essere anche sbagliato, ma ogni cosa può essere compensata se a dirigere la sceneggiatura cambia il regista! E’ pertanto arrivato il momento di dire che Avellino non può più stare a guardare tutta questa sceneggiata che addirittura è arrivata a far chiudere i battenti al vero Teatro cittadino. E’ giunto il momento in cui i cittadini, coloro che sanno come la città debba essere vissuta e governata, decidano di sostenere da protagonisti una riscossa avellinese. Governare non è cosa semplice, ma la poca adeguatezza al ruolo che si riveste non ha alibi”.

A dirlo è Ugo Maggio, coordinatore del Gruppo Pd-Davvero di Avellino. Il quale aggiunge: “Occorre, innanzitutto, sviluppare un gioco di squadra, laddove la squadra è composta da dirigenti, impiegati e tutti gli amministratori della propria città. Tutti vanno seguiti, indirizzati e supportati! Va bene parlare di Lavori (con l’auspicio che non siano eterni), di Area Vasta (ove l’interesse primario va messo da parte), di continui ammodernamenti del centro cittadino, però non possiamo sempre bistrattare le periferie, ormai abbandonate a se stesse. In questi anni abbiamo assistito a troppi evanescenti slogan, ma nulla o poco si è concretizzato. Ci auguriamo che l’Area Vasta non vada oltre un determinato chilometraggio e non si allontani a meglio definire lidi lontani (più forti del nostrano).

La Città pertanto si augura di avere un miglior controllo sull’utilizzo della liquidità disponibile onde evitare continui debiti fuori bilancio che causano ostentazione su tutte le attività cittadine. Le periferie andrebbero curate quanto il centro cittadino, questo in una Città che mostri una sua continuità territoriale che voglia poi estendersi (vedi area vasta) verso altre realtà limitrofe. Non esistono pertanto Cittadini di serie A e Cittadini di serie B ma solo classi sociali tutte utili allo sviluppo di una Città che in quanto capoluogo di provincia deve guardare “al futuro”. Servizi sociali pertanto che coalizzino associazioni e che spulcino ogni piccola area dando rifugio a chi purtroppo appare più sfortunato rispetto a tanti. Una città che nel rispetto della propria terra Irpina mostri verde “curato” ed urbanizzazione adeguata (ristrutturazione di tutti gli edifici e creazione di aree a verde – poco cementificate).

Tutto ciò potrà essere realizzato se il Partito Democratico mostrerà di avere coraggio; coraggio nel rimodulare il proprio staff dirigenziale, portando al suo interno una ventata di innovazioni, idee, voglia di rispettare tutto ciò che ci circonda mettendo un po’ da parte gli interessi personali dei sempre soliti noti, volontà di realizzare le idee che verranno formulate. Tutti nel rispetto di tutti, nel rispetto della provincia Irpina e dei nostri concittadini. Solo così potremmo tornare a chiamare la nostra Avellino: città”.

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