Marco Imbimbo – La città continua ad assistere agli scontri social tra il primo cittadino, Vincenzo Ciampi, e parte dei consiglieri di opposizione. Scontri che, a volte, rischiano di andare oltre il limite del civile confronto politico.
Il Presidente del Consiglio comunale, Ugo Maggio, dopo gli appelli nel mese scorso, prova a richiamare tutti alla calma: «Il mio messaggio, come carica istituzionale, è di cercare di mantenere gli equilibri e la tranquillità, oltre che cercare di osservare la condotta per bene da parte di tutti. Ma mi rendo conto che la politica quando, si sposta da queste linee, può portare anche a situazioni del genere – precisa. Il fatto di comparire continuamente sui social, rappresenta anche un modo di fare politica dei 5 Stelle, però bisogna rispettare un’etica e l’identità degli altri, ma in primis l’istituzione che rappresenta l’intera città».
Nelle ultime 24 ore, il primo cittadino, tramite dei post su facebook, ha avviato la sua seconda gogna mediatica (dopo quella delle vele) contro quei consiglieri che hanno espresso voto sfavorevole alle sue linee programmatiche, tra l’altro utilizzando il logo del Comune di Avellino affiancato da quello del M5S, cosa che ha indispettito molti consiglieri. «Mi confronterò con il segretario generale, su questa vicenda, credo che il tutto si risolverà con un richiamo al sindaco».
L’elenco dei consiglieri “cattivi” stilato da Ciampi e consegnato al pubblico di facebook, comprende anche il nome di Ugo Maggio che, nonostante sia presidente del consiglio comunale, ha votato contro le linee programmatiche. “Pur essendo io un garante dato il mio ruolo, mantengo sempre un’appartenenza politica che devo rispettare, soprattutto in un momento di crisi della politica, dove non esistono più partiti e ideologie. C’è un’accozzaglia di politici allo sbando che non sanno come distribuirsi».
La nuova gogna mediatica avviata dal sindaco Ciampi, però, ha fatto cadere nel vuoto gli appelli di Maggio dopo la vicenda delle vele, quando invitò tutti ad abbassare i toni. «Purtroppo di appelli caduti nel vuoto ce ne sono stati diversi, mi rendo conto che questa sia un’amministrazione particolare da gestire, ma proprio perché non esiste un’identità ben precisa».
Gogna a parte, c’è un fattore importate da chiarire sui post di Ciampi: «E’ sbagliato dire che le linee programmatiche siano state bocciate. Non è così perché, quando arrivano in Aula, vengono messe sul piatto della bilancia per ricevere, eventualmente, dei contributi. Fermo restando che nel corso della consiliatura, ogni gruppo deve intervenire nel controllo, nella gestione e nella valutazione della realizzazione di quanto contenuto nelle linee programmatiche. Noi non abbiamo bocciato nulla, ma soltanto rimarcato il fatto che il M5S ha vinto le elezioni non in pieno e, non avendo numeri, ha cercato di racimolare consensi politici».
Tra le accuse mosse da Ciampi verso i consiglieri non-responsabili, e quindi anche verso Maggio, c’è quella di aver votato contro la riqualificazione dell’Isochimica e un piano antismog. «In realtà nelle linee programmatiche non viene spiegato con quali modalità e in che tempi si andava a risolvere questo problema – sottolinea Maggio. I problemi di Avellino li conosciamo tutti e noi non abbiamo votato contro la loro risoluzione, ma contro una difficoltà che esiste di fatto nel far avviare questa amministrazione. Non è possibile che dopo due mesi siamo ancora allo stallo totale. Non sono stati risolti nemmeno i problemi più immediati, non abbiamo le commissioni consiliari, non avevamo ancora una maggioranza definita e non c’è ancora. Quindi in che modo potevamo pensare di bonificare l’Isochimic? Ma soprattutto non si dice tra quanti anni e nemmeno come».
A conti fatti, questi post che sono usciti e che probabilmente continueranno ad uscire, potrebbero essere definiti come cattiva informazione e comunicazione verso i cittadini da parte del sindaco, come spiega Maggio: «E’ una campagna elettorale, ma il problema di fondo è che i problemi esistono, ci sono. Bisogna capire, però, che il consiglio va rispettato. Essere opposizione non significa dover subire quanto decide l’amministrazione perché, la minoranza, rappresenta sempre una quota di cittadini che ha diritto ad essere rispettata nelle proprie richieste. E sono persone che sicuramente vogliono la bonifica dell’Isochimica e la risoluzione di altri interventi».
L’appello di Maggio, dunque, è quello di cominciare a pensare alla città: «Bisogna lavorare in questa direzione, meno sui social, che tra l’altro nemmeno frequento perché non mi interessano. Quando vengo in Comune mi preoccupo delle cose da fare, come organizzare il mio lavoro e far sì che l’attività amministrativa possa andare avanti. Questo significa lavorare per garantire risultati per il bene della città. Tutto il resto sono chiacchiere da bar che possiamo evitare».
[…] del presidente del Consiglio Comunale, Ugo Maggio, che ha invitato tutti ad “evitare le chiacchiere da bar sui social e cominciare a pensare alla città“. “Non è serio che un sindaco si metta a scrivere sui social e che gli altri pensino […]
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