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M5S e Rousseau: la rivoluzione culturale che piace all’estero e spaventa in Italia

Marco Imbimbo – L’hanno presentata come una rivoluzione che sancirà il passaggio alla democrazia diretta. Un modo di fare a cui «anche gli altri partiti si dovranno adeguare, purtroppo per loro», spiega Carlo Sibilia, deputato uscente M5S. La piattaforma “Rousseau” è stata al centro di “Open Day”, la giornata di dibattiti organizzata presso il carcere Borbonico e che, nel pomeriggio, ha visto la presenza, oltre di Sibilia, anche di Nicola Morra, senatore 5S ed Enrica Sabatini, consigliere comunale a Pescara e coordinatrice di “Open day Rousseau.

«Stiamo realizzando un passaggio che in Italia non esiste: dalla democrazia rappresentativa a quella diretta», sottolinea Sibilia introducendo la piattaforma “Rousseau”. «Grazie a lei, le persone possono partecipare direttamente alla discussione e realizzazione delle leggi».

La piattaforma si propone come spazio per vere e proprie proposte di legge da parte di qualsiasi cittadino. «In Italia non è facile cambiare le leggi – sottolinea Sibilia. In Parlamento ne vengono approvate migliaia, ma poi non cambia mai niente». Con questa piattaforma, invece, i cittadini saranno al centro delle proposte, anzi le faranno stesso loro e parteciperanno alla realizzazione delle leggi da portare poi in Parlamento.

Il sistema è già entrato in funzione con risultati incoraggianti, come sottolinea Morra. «Su “Lex Parlamento” ci sono già 325 leggi in discussione. Poi c’è anche la sezione “Lex Europa” perché, piaccia o non piaccia, noi siamo facciamo parte della Comunità europea. Questa piattaforma si pone come obiettivo quello che diceva lo stesso Rousseau: far aumentare il dibattito pubblico».

Enrica Sabatini ha ripercorso la storia del M5S sin dalla sua nascita con i Meetup fino alle elezioni del 2013 dove «siamo passati da zero voti a oltre 8 milioni, raggiungendo il 25%». Una storia, insieme a quella del blog di Grillo e dei primi V-Day, che il Movimento sta portando anche all’estero con incontri come “Open Day” per spiegare quanto sta accadendo in Italia.

«All’estero c’è stupore per la nostra storia perché, fuori dall’Italia, mai un movimento aveva raggiunto questi risultati. Il nostro modo di fare politica è in continua evoluzione. Oggi siamo arrivati alla piattaforma “Rousseau” che dà ai cittadini una possibilità in più di partecipazione. Anche su questo aspetto all’estero ci guardano con interesse: hanno capito che è in corso una rivoluzione culturale senza precedenti. Stiamo cambiando il rapporto tra cittadini e istituzioni».

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