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M5S, Ciarambino: “Per creare un’unica azienda De Luca ha depotenziato gli ospedali di Benevento e Sant’Agata”

“Il Piano regionale della Rete Ospedaliera ha prodotto in Campania l’ennesimo paradosso. L’accorpamento del presidio ospedaliero di Sant’Agata dei Goti con l’ospedale Rummo di Benevento, finalizzato a dar vita all’azienda ospedaliera San Pio, ha comportato un depotenziamento di entrambe le strutture.

Il presidio di Sant’Agata, nella sua riconversione in polo oncologico, perde il pronto soccorso ed è stato escluso dalla rete delle emergenze. Il Rummo perde cardiochirurgia e gastroenterologia, entrambe garantite dal solo Moscati di Avellino, e rischia di non avere più requisiti per la sua classificazione come Dea di II livello. Un’operazione che ha comportato un palese peggioramento della qualità dell’offerta ospedaliera per un bacino di circa due milioni di residenti”.

Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione regionale Sanità Valeria Ciarambino, firmataria di un’interrogazione a risposta scritta al presidente della giunta regionale. “A ciò si aggiunga lo smantellamento dell’ottimo reparto di neurochirurgia del Rummo, che viene di fatto smembrato e spacchettato per unità operative e posti letto sui due presidi ospedalieri, distanti ben 40 km – continua Ciarambino – scelta che ha probabilmente determinato il trasferimento volontario del primario del reparto, lasciandolo così senza una stabile guida”.

“De Luca e la sua giunta – chiede Ciarambino – ci dicano come intendono garantire il funzionamento della rete dell’emergenza per i cittadini della Valle Telesina e della Valle Caudina, soprattutto nei casi di patologie cardiache che richiedono un tempo limite di intervento. Basti pensare che le aree servite fino ad oggi dal presidio di Sant’Agata dei Goti distano oltre 40 chilometri dal Rummo, percorso caratterizzato da lunghi tratti in zone collinari, resi impervi nei casi di neve o maltempo. Sarebbe opportuno continuare a garantire almeno un pronto soccorso di base, che garantisca triage, diagnosi e stabilizzazione del paziente prima dell’eventuale trasferimento al Rummo. La prospettiva, oggi, è di ritrovarci con un’intera provincia sprovvista di cardiochirurgia, nonostante in Campania se ne prevedono ben tredici. Come Movimento 5 Stelle – conclude la consigliera regionale – non assisteremo immobili a questo scempio e insieme a tutti i parlamentari sanniti metteremo in campo ogni utile iniziativa”.

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