Il mare lo ha restituito alla famiglia. Il corpo di Arduino Candela è stato ritrovato ieri mattina alle prime luci dell’alba all’altezza del lido Havana, su una spiaggia tra Eboli e Battipaglia. Tre giorni di estenuanti e dolorose ricerche effettuate dagli uomini della Capitaneria di Porto di Salerno, dai reparti della GdF dei Vigili del Fuoco e dei Carbinieri che sono alla fine giunte al termine. Ieri il feretro ha raggiunto Volturara dove nella Chiesa di San Nicola è stata allestita la camera ardente. Nella stessa chiesa nel pomeriggio alle 15.00 avranno luogo i funerali che saranno celebrati dal Vescovo Monsignor Alfano mentre da ieri sera, a partire dalle ore 21.00, è iniziata una veglia solenne. Il sindaco Edmondo Marra ha inoltre proclamato un giorno di lutto cittadino per dare l’ultimo omaggio ad un giovane che ha dato orgoglio all’intera cittadinanza. Il mare lo ha inghiottito la scorsa domenica quando Arduino è scomparso nello specchio d’acqua davanti al bar Bello, dopo essere entrato in mare per trarre in salvo una ragazza dell’avellinese. Nella comitiva arrivata da Volturara erano in quattro, due ragazzi e due ragazze. Una mattina iniziata all’insegna dell’allegria e della spensieratezza. La decisione, poi, di bagnarsi ancora una volta prima di risalire per il pranzo. Ma il mare leggermente mosso, un nemico silenzioso e inquieto, che in poche frazioni di secondo ha generato la tragedia. Dalla spiaggia si avvista la ragazza in difficoltà: Arduino e l’amico Cristian si lanciano in soccorso, ma vengono travolti in un vortice. Si sentono risucchiare dall’acqua che prende una velocità da capogiro. E’ il panico. Sia in mare, sia a riva, sulla spiaggia. Arduino scompare e le ricerche sono continuate senza sosta sino a ieri mattina. Volturara piange il suo piccolo eroe, un angelo di tutti i giorni che silenziosamente ha percorso il suo cammino lasciando un segno indelebile nei cuori di tutti coloro che sempre lo ricorderanno.