L’utilizzo della paglia dall’agricoltura all’edilizia, se ne discute a Fontanarosa

0
442

Quando si parla di Comuni irpini come quelli di Fontanarosa, Mirabella Eclano, Flumeri e Villanova del Battista, il pensiero corre spontaneamente agli “Obelischi” di paglia che vengono costruiti e trasportati ogni anno per le vie del Paese.

Le caratteristiche “torri”, vengono realizzate attraverso l’intreccio di paglia inumidita da cui si ottengono trecce e bastoncini che, cuciti insieme ed alternati, danno luogo a colonne, capitelli, guglie, foglie e manti di ogni forma e proporzione, secondo un disegno prestabilito.

La Paglia, pertanto, non solo rappresenta un elemento fondante di antiche tradizioni, ma incarna profondamente l’anima di un intero territorio.

E sarà proprio di paglia e dei suoi utilizzi in ambito edilizio che il prossimo 3 agosto, presso la Chiesa San Nicola Maggiore di Piazza Cristo Re di Fontanarosa, si discuterà nell’ambito di un convegno organizzato dalla Pro Loco “La Fonte”, a cui prenderanno parte lo storico e critico d’Arte Rosario Pinto (anche docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro), lo studioso Angelo Di Talia (insegnante e preside), l’architetto ed esperto di macchine da festa Irpine Silvio Raffaele Cosato è l’ingegner Marcello Lanzara, esperto di costruzioni edili con balle di paglia e consulente di “Casa Clima”.

Ad introdurre i lavori sarà la dottoressa Rossana Pasquariello, con il contributo dell’ingegner Tommaso Bianco.

Un’occasione preziosa per approfondire meglio quello che negli ultimi anni si sta configurando come un vero e proprio passaggio dall’agricoltura all’architettura, relativamente all’utilizzo della paglia, mirato a modelli di sviluppo che possano garantire un futuro sostenibile,basato su materiali a zero impatto ambientale.